Evasione fiscale, il liberismo degli ultimi 30 anni ha alimentato il fenomeno

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Ecco l’immagine della distribuzione geografica dell’evasione del fisco pubblicata nell’ultima Nadef del governo (le tabelle sono create dalle varie agenzie). Si stima che in totale si tratti di un centinaio di miliardi in media, fra le varie tasse e imposte, cioè gli importi non versati ogni anno al fisco (ma è probabile che l’ammontare sia più elevato data ancor oggi l’ignoranza su diversi aspetti e circuiti delle economie sommerse intrecciate con quelle legali). Nell’immagine che segue si vede che in valore assoluto l’evasione più elevata si situa in Lombardia, mentre se si calcola la percentuale sul PIL specifico ad ogni regione, quella più alta sta in Sicilia dove ovviamente il PIL è molto inferiore a quello della Lombardia.

Ergo, il feudo leghista è all’avanguardia ancor di più di quello inquinato dalla mafia anche perché questa sta anche in Lombardia. Ma da non sottovalutare le altre regioni del nord e del centro. Come dice qualcuno sono oltre 10 milioni gli elettori avvezzi all’evasione dalla più piccola alla più grossa; perciò nessun partito oserà mai adottare misure efficaci per il risanamento di tale evasione e delle economie sommerse così come delle collusioni fra mafie, banche, imprese, commerci ecc. Il liberismo che s’è imposto in questi ultimi trent’anni ha alimentato l’aumento di questo enorme fenomeno, ma nessun partito è antiliberista!

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