In questa puntata parlerò di un argomento particolarmente ostico, cioè di evasione fiscale. Una questione disdicevole, della quale non essere affatto orgogliosi, non solo perché in Europa l’Italia è il paese dove si evade di più – 110 miliardi di euro l’anno! – ma anche perché se questi soldi entrassero nelle casse dello Stato potrebbero migliorare i servizi (istruzione, sanità, sicurezza) e creare qualche opportunità di lavoro in più.
Metto sotto tiro questa questione per tre ragioni: si parla di evasione fiscale da almeno quarantacinque anni, senza mai debellarla; si parla di evasione fiscale ogni qualvolta i Governi hanno bisogno di fare cassa, vale a dire per tappare qualche buco di bilancio; molti commentatori che vanno per la maggiore sui grandi media nazionali e regionali sostengono che ad evadere siano prevalentemente i piccoli imprenditori, gli artigiani, i commercianti, i liberi professionisti, portando a sostegno di questa tesi il fatto che facciano pochi scontrini e fatture e che dichiarino redditi più bassi di quelli che dichiarano i loro dipendenti. Di converso, i sindacalisti sostengono che i lavoratori dipendenti e i pensionati paghino tutte le imposte e tutte le tasse, perché sono impossibilitati ad evadere.
Tesi queste che non hanno una forte aderenza con la realtà, non perché queste categorie siano degli stinchi di santo, ma perché i controlli eseguiti nel 2018 raccontano un’altra storia. Quale? Seguiteci questa sera, qui e sulla nostra pagina Facebook, per saperne di più!
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