CATANIA – Oggi, venerdì 27 settembre, in occasione del 3° Sciopero Globale per il Clima, anche a Catania si svolgerà la manifestazione cittadina, che si snoderà lungo la Via Etnea, partendo dalla Piazza Roma per concludere in Piazza Università. Si tratta della giornata conclusiva della settimana di mobilitazione mondiale promossa da Fridays For Future, il movimento internazionale ispirato all’azione dell’attivista svedese Greta Thunberg.
Il movimento chiede ormai da mesi, nelle città di tutto il mondo, di ascoltare il grido d’allarme lanciato dalla comunità scientifica e rivolge a governi e istituzioni a più livelli la richiesta di prendere provvedimenti immediati per contrastare il cambiamento climatico, con un conseguente cambio di rotta nel sistema politico e produttivo. Scioglimento dei ghiacciai, siccità, desertificazione, eventi climatici estremi, migrazioni forzate, estinzione di interi ecosistemi sono solo alcuni dei fenomeni che già oggi si verificano su tutta la Terra. Il problema dei cambiamenti climatici infatti diventa sempre più urgente: l’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change dell’ONU – il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici -, conferma queste preoccupazioni ricordandoci che abbiamo meno di 11 anni prima di superare il punto di non ritorno.
Se continuiamo così, entro la fine del secolo le temperature aumenteranno di oltre 4°C: entro il 2030 dobbiamo bloccare tutte le politiche che generano emissioni e modificano il clima. Giunti a quel punto, sarà troppo tardi. Nessuno dei leader mondiali ha colto il messaggio e l’urgenza del pericolo, nemmeno a casa nostra! “Per ridurre in misura significativa i rischi e gli impatti dei cambiamenti climatici chiediamo che venga rispettato l’Accordo di Parigi e che l’aumento di temperatura globale non oltrepassi i 1.5º C. Chiediamo la transizione immediata dal modello fossile a quello delle energie pulite e rinnovabili, per evitare all’Italia, all’Europa e al mondo intero gli effetti degli sconvolgimenti climatici: catastrofi naturali, gravi carestie e i conseguenti fenomeni migratori fuori scala” dichiara Sofia Tortorici, Referente locale di FFF. “Dobbiamo accelerare la transizione verso un’Italia senza emissioni di gas serra” continua “La mobilitazione deve continuare per reclamare l’attenzione delle classi dirigenti del mondo alla ormai riconosciuta presenza di una emergenza climatica e ad applicare delle misure urgenti e concrete per contrastarne le cause”.
“I report scientifici dell’ultimo anno sul cambiamento climatico hanno evidenziato più che mai la necessità di un cambiamento profondo del sistema in cui viviamo, che è stato reclamato da milioni di giovani nelle piazze di tutto il mondo nei mesi passati” dichiara Paolo Putrino, Portavoce di Fridays For Future Catania. “Serve un cambio radicale del nostro sistema economico e produttivo, e deve essere fatto secondo criteri di equità, facendo pagare a chi ha inquinato il prezzo della riconversione, e non scaricandolo sulle classi sociali più deboli: questa per noi è la giustizia climatica”.
Diversi Paesi e oltre 600 consigli comunali hanno dichiarato, grazie anche alle pressioni di Fridays For Future, lo stato di Emergenza Climatica e Ambientale. Anche in Italia vari Comuni (tra cui Milano e Napoli), diverse Scuole e Università stanno facendo lo stesso. A conclusione della marcia gli attivisti consegneranno al Comune di Catania la richiesta di varare un provvedimento analogo; in particolare le rivendicazioni sul piano locale sono: azzeramento delle emissioni nette di gas serra del Comune di Catania entro il 2030; incentivare la mobilità sostenibile (tra cui potenziare il trasporto pubblico locale, favorire l’uso delle biciclette, estendere le ZTL e le aree pedonalizzate), potenziare il sistema di raccolta differenziata, impegno concreto nella piantumazione di alberi e nella riduzione della plastica.
“Le richieste e le sfide sono tante. Ma dobbiamo essere in grado di affrontarle se abbiamo a cuore il nostro Pianeta e il nostro futuro” conclude il Portavoce del movimento. “Anche il Comune di Catania deve assumersi le proprie responsabilità: solo con un impegno da parte di tutti saremo in grado di fermare la catastrofe che ci aspetta. Noi non ci arrendiamo: continueremo a protestare e a manifestare finché non avremo garanzie sul futuro ci stanno rubando. Per chiunque abbia a cuore questi temi, il momento è ora: dopo sarà troppo tardi; se il 27 settembre saremo in tanti le istituzioni non potranno più ignorarci”.