SIRACUSA – Alla presenza di una folta delegazione di sindaci e deputati regionali, lo scorso lunedì 16 settembre nella sala “Pietro Speranza” di CNA Siracusa si è svolto un incontro avente per tema la presentazione del Piano Integrato di Sviluppo delle Aree Produttive del territorio, alla luce della recente perimetrazione delle Zes proposta dalla Regione Siciliana. Presenti inoltre i vertici provinciali di CNA con il Presidente Innocenzo Russo, il Segretario Pippo Gianninoto e il vicesegretario Gianpaolo Miceli.
“Questo documento – si legge nella proposta condivisa da tutte le associazioni aderenti alla consulta provinciale e allegata dai comuni partecipanti al bando indetto dalla Regione Siciliana per l’ampiamento delle Zes – vuole rappresentare le motivazioni espresse dall’area territoriale di Siracusa, con una forte sinergia tra le amministrazioni comunali interessate dalla presenza di aree produttive strategicamente compatibili con l’istituzione delle Zone Economiche Speciali e le micro, piccole e medie imprese operanti nel territorio”.
Filo conduttore di queste valutazioni è la necessità di valorizzare lo strumento delle ZES, determinando un percorso di marketing territoriale fortemente connesso ai punti nevralgici di scambio commerciale rappresentati dai porti, aeroporti, interporti e arterie di collegamento viario.
“Obiettivi dichiarati del percorso – si legge ancora nel documento condiviso – sono l’attrazione di investimenti “esterni” alla realtà produttiva del territorio e la crescita sia in termini dimensionali sia in termini di proiezione ai mercati non locali delle imprese operanti proprio nel sud est siciliano”.
Nella determinazione di queste valutazioni le amministrazioni comunali e le associazioni di categoria sono partite da qualche dato preliminare: in Sicilia il sistema produttivo delle imprese, negli ultimi 5 anni, ha perso quasi 30mila imprese in settori estremamente strategici come le costruzioni (- 3.000), il commercio (- 10.000) ed il manifatturiero (- 10.000) con alcuni specifici settori che, invero, hanno avuto una evoluzione fortissima come il comparto alloggi e ristorazione (+ 10.000) [fonte Movimprese UnionCamere].
“Questi numeri – concludono i firmatari del documento – impongono una seria ed attenta riflessione sulle scelte che verranno determinate nel prossimo futuro, anche in ragione delle decisioni poco lungimiranti prese negli ultimi anni, tali da non sostenere questo mondo e a cui per questo va data discontinuità, immaginando ed attuando finalmente una strategia di sviluppo dell’intero territorio regionale che metta al centro l’economia reale e produttiva”.
Al termine dell’incontro, si è deciso di convocare a breve sul tema un tavolo di confronto tra le associazioni di categoria, i sindaci, i deputati regionali e l’assessore regionale alle Attività Produttive.