CATANIA – Sarà dedicata al lavoro nell’aeroporto di Catania e alla contrattazione inclusiva, l’assemblea dei lavoratori che sarà presieduta OGGI martedì 17 settembre a Catania dal segretario generale nazionale della Cgil, Maurizio Landini (ore 17, Airport Hotel- via San Giuseppe La Rena 94).
Interverranno anche il segretario generale della Camera del lavoro di Catania, Giacomo Rota, i segretari generali delle categorie Filt, Alessandro Grasso, Filcams, Davide Foti, Fiom, Nunzio Cinquemani, Nidil, Edoardo Pagliaro, FP, Salvatore Cubito, Filctem, Jerry Magno. Interverrà il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino.
Il confronto si muove sulla linea tracciata dal documento della Cgil nazionale, “Il lavoro si fa strada”, che sta animando una discussione su come realizzare la contrattazione inclusiva unitamente alla contrattazione sociale e territoriale.
“Lo scalo di Fontanarossa raccoglie una molteplice quantità di profili lavorativi, i cui diritti e doveri non possono essere affrontati indistintamente. Anche i fabbisogni territoriali giocano una partita a sé. Proprio per questo insieme alla Filt, il sindacato dei lavoratori dei trasporti, parteciperanno all’assemblea le altre sigle di categoria coinvolte, e cioè quelle dei lavoratori del terziario, i metalmeccanici, gli atipici, i lavoratori del pubblico e i chimici”.
Nel documento la Cgil spiega che non si può continuare a considerare accettabile l’impronta post fordista che ha portato l’Italia ad avere due tipi di lavoratori: da un lato gli iper specializzati, dall’altro i lavoratori generici, i precari, i lavoratori in appalto, a chiamata e con basse retribuzioni (quelli del ‘lavoro povero’). Con il nostro segretario Landini e i lavoratori aeroportuali catanesi, avvieremo così un confronto su questa linea, senza dimenticare la contrattazione di genere che alla Camera del Lavoro vede impegnato da settimane il Dipartimento guidato da Angela Battista.
La cooperazione tra imprese e sindacato non è facile da realizzare anche in relazione al lavoro delle donne, ma i tempi richiedono uno sforzo più organizzato e non solo di riflessione. Non possiamo attendere che anche a Catania, si assista ad un ulteriore peggioramento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro”.