CATANIA – La politica cittadina si schiera compatta contro la decisione dell’Agenzia del Demanio di porre in vendita un’area di circa 7000 mq all’interno del Boschetto della Playa, con una base d’asta di 26.000 euro. Il terreno, come precisa la descrizione, è stato recentemente interessato da un incendio: si tratta infatti di una delle aree colpite dal devastante rogo dello scorso luglio.
A sollevare per primo la questione il Movimento Cinque Stelle catanese: “Il boschetto della Playa, oggi area ecologicamente protetta, dopo un lungo periodo di abbandono è stato recuperato e trasformato in un parco fruibile – scrive in una nota il Movimento – frequentato da cittadini e turisti, anche se recentemente sembra essere tornato in condizioni di degrado dopo il misterioso incendio dell’11 luglio. Molti gli interrogativi, uno su tutti: perché svendere il patrimonio del Demanio dello Stato? In un’area, tra l’altro, storicamente preda di ‘appetiti’ economici e tentativi di cementificazione e speculazione edilizia (vedi il PUA)”.
“Catania è una città che affoga nel cemento, mancano due milioni di metri quadrati di verde secondo gli standard urbanistici, e questa condizione sembra destinata a non cambiare – dichiara il consigliere pentastellato Graziano Bonaccorsi – Faremo di tutto per comprendere come negli uffici del Demanio possa essere stata presa questa decisione e ci attiveremo, attraverso i nostri portavoce a Roma, per bloccare questo oltraggio ad una delle nostre più importanti aree verdi protette. Che deve restare un bene comune, fruibile da tutti i cittadini”.
Allarme prontamente rilanciato da Catania Bene Comune: “Il prezzo di vendita è di ventiseimila euro, tre euro e settanta centesimi al metro quadro – precisa la formazione guidata da Matteo Iannitti – L’area in vendita è esattamente quella interessata dal grande incendio che ha colpito la playa di Catania lo scorso 10 luglio. Incendio sul quale non è stata fatta ancora chiarezza e di cui non è ancora nota la matrice. Una coincidenza inquietante. Catania Bene Comune chiede pertanto l’immediato intervento della magistratura per verificare l’eventuale presenza di interessi illeciti. È gravissimo che si metta in vendita una porzione significativa del boschetto della playa, parco pubblico della città di Catania”.
LE PAROLE DI POGLIESE – “Faremo tutto il possibile perché il boschetto della Plaia rimanga ancora ai catanesi – ha dichiarato il sindaco di Catania Salvo Pogliese, dopo la diffusione della notizia – La decisione dell’Agenzia del Demanio di vendere un’ampia porzione del parco cittadino è sbagliata e immotivata, perché non considera gli interessi pubblici di un’area di grande valore ambientale che deve rimanere libera e aperta alla fruizione. Già lunedì [oggi, ndr] valuteremo sotto il profilo legale le azioni più efficaci per evitare che si consumi la cessione di un bene di cui, in ogni modo, va mantenuta l’appartenenza al patrimonio collettivo”.
E a farsi sentire è anche l’ex sindaco Enzo Bianco, oggi consigliere comunale: “Quando mi hanno girato la notizia stamattina mi era sembrato uno scherzo – scrive l’ex primo cittadino sui social – Vogliono vendere, anzi svendere, una gran parte del Boschetto della plaia, quella interessata dal terribile incendio di quest’estate. Chissà per farne cosa! Io e il mio gruppo, con i consiglieri Bottino e Zappalà, chiediamo di bloccare tutto! E, se occorre, siamo pronti a denunciare tutto all’Autorità Giudiziaria. Catania ha bisogno di più verde pubblico, di più alberi, di più parchi. Non di privatizzare quelli esistenti”.