POZZALLO – La Eleonore, nave della ong Mission Lifeline, con oltre 100 migranti soccorsi a bordo, respinta nei giorni scorsi sia dall’Italia che da Malta, ha dichiarato lo stato di emergenza entrando in acque italiane e dirigendosi verso il porto di Pozzallo. Lo scrive l’Agenzia ANSA.
“La situazione pericolosa per la vita delle persone a bordo mi costringe a dirigere verso il porto più vicino”, ha spiegato il capitano della Eleonore, Claus Peter Reisch. A causa del sovraffollamento della nave diversi dei migranti soccorsi non possono ripararsi sotto i teloni rimanendo così esposti in queste ore al forte temporale.
Intanto circa cento tunisini sono sbarcati autonomamente a Cala Spugne, a Lampedusa. I migranti sono stati già bloccati dalle forze dell’ordine e stanno per essere accompagnati all’hotspot di contrada Imbriacola.
L’APPELLO DEL CARDINAL MONTENEGRO – “Per favore, fate scendere i migranti della Mare Jonio!”: il cardinale arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro lancia un appello dalle colonne di Avvenire. “Si tratta di una situazione umanitaria gravissima” e “assistiamo a una forma ingiustificata di durezza nei confronti delle altre 34 persone che sono rimaste a bordo”. “Facciamo appello alle autorità competenti affinché al più presto si decidano di permettere alla Mare Jonio di attraccare”, scrive il cardinale Montenegro sottolineando che “prima di qualsiasi disputa politica vi sono i diritti umani che vanno difesi sempre e comunque”.
Inatanto la Alan Kurdi, nave della ong tedesca Sea Eye, ha soccorso e preso a bordo in mattinata 13 migranti – tra cui 8 bambini – che si trovavano a bordo di un barchino sovraccarico. L’intervento, fa sapere Sea Eye, è avvenuto in acque Sar maltesi.