Unict, gli auguri di Pogliese al neo Rettore Priolo. Suriano (M5S): "Elezioni flop annunciato"

Università di Catania, palazzo centrale
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CATANIA – Arrivano le prime reazioni all’elezione di Francesco Priolo a nuovo Rettore dell’Università di Catania, avvenuta ieri alla seconda giornata di votazioni. Il direttore del dipartimento di Fisica e Astronomia e ordinario di Fisica della Materia ha ottenuto un totale di 975 voti, 881 da docenti e studenti, più 94 – pari a 470 preferenze – del personale tecnico-amministrativo, che contribuiva all’elezione del rettore con voto ponderato corrispondente al 20% del numero dei docenti aventi diritto al voto. Il quorum necessario per essere eletto alla seconda votazione era di 792 voti.

“Rivolgo i più sentiti auguri di buon lavoro al nuovo Magnifico Rettore dell’ateneo catanese – ha scritto in una nota il sindaco di Catania Salvo Pogliese –  sicuro che la massima istituzione formativa cittadina saprà riprendere e valorizzare il prestigio e l’autorevolezza di una storia lunga seicento anni, al servizio degli studenti e dei cittadini. L’Amministrazione Comunale intende proseguire, con ancora maggiore intensità, il cammino già avviato di sinergica collaborazione con l’Università e i Dipartimenti didattici, nell’ottica della leale e proficua collaborazione tra l’istituzione comunale e quella universitaria”.

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Dal fronte del Movimento Cinque Stelle è l’onorevole Simona Suriano ad intervenire, ricordando che l’elezione del Rettore si è resa necessaria a seguito dell’inchiesta giudiziaria “Università bandita”, che ha coinvolto i precedenti vertici dell’Ateneo catanese e diversi capi di Dipartimento. Un terremoto a seguito del quale i pentastellati avevano chiesto il commissariamento dell’Ente. “Visto il ricorso pendente al Tar per chiedere la sospensione delle elezioni – scrive Suriano – e con la decisione del tribunale amministrativo attesa per metà settembre, sarebbe opportuno che il ministero attendesse proprio il responso del Tar prima di ratificare la nomina del nuovo rettore. Altrimenti si andrebbe incontro a un ennesimo pasticcio, squalificante per un ateneo già squalificato da trame, giochi di potere e ingerenze politiche”.

“La fretta e il timing di queste elezioni sembrerebbero voler far passare in cavalleria una inchiesta giudiziaria che ha aperto uno squarcio devastante per la credibilità delle istituzioni accademiche – prosegue la deputata del M5s – Come avevamo già detto la scelta del decano di indire le elezioni in pieno agosto è stata affrettata e poco avveduta. Scarsa partecipazione, scarsissimo interesse della città, chiusura a riccio dell’ateneo e ricorsi pendenti al Tar hanno minato una competizione elettorale che invece avrebbe dovuto tenersi all’insegna dell’inclusione, della trasparenza e della partecipazione”.

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