Il Paese ha una superficie di 28.748 Kmq, con una densità di 100 abitanti per Kmq; conta una popolazione pari a 2.870.324 abitanti; confina a nord con il Kosovo e il Montenegro, a nord-est con la Repubblica di Macedonia e a Sud-est con la Grecia; a ovest si affaccia al Mar Adriatico e al Canale di Otranto.
Il territorio è prevalentemente montuoso con un litorale pianeggiante e a tratti paludoso. La religione maggioritaria è la musulmana (56,7%), seguita dalla cattolica (10%), dall’ortodossa (6,7%), seguono i non religiosi e gli atei (2,5%), la religione bektashi (2,1%), ed altri (22%).
Nel Paese si parla la lingua albanese. La capitale è Tirana che conta 800.986 abitanti. Le città principali sono: Fili, Elbasan, Durazzo, Korga, Scutari e Valona. La moneta è la Lek che ha il seguente tasso di cambio: 1 euro = 124,75 Lek. Il reddito pro-capite è di 4.770 euro.
Nel 1990, a causa della crisi economica e delle proteste popolari, crolla il regime comunista e inizia il processo di transizione verso la democrazia parlamentare che si completerà nel 1997. L’Albania è membro della Nato e nel 2014 ha ottenuto formalmente lo status di paese candidato all’adesione all’Unione Europea.
Per entrare nel Paese occorre il passaporto o la carta di identità avente una validità superiore a tre mesi. Per i cittadini dell’Unione europea non occorre visto d’ingresso, ma per soggiorni superiori a tre mesi nell’arco di sei mesi occorre richiedere il permesso di soggiorno.
Sistema istituzionale e suddivisione amministrativa
In base alla Costituzione il potere legislativo è in capo all’Assemblea della Repubblica che elegge il Presidente della Repubblica e controlla l’operato del Governo mediante l’istituto della fiducia. La suddivisione amministrativa si articola in 12 circoscrizioni suddivise in 65 comuni.
Economia
La situazione economica albanese da anni è in continua ascesa in virtù della crescente domanda interna e al commercio estero; nel 2018 la crescita economica è stata del 4,2% e alla fine del 2019 si prevede lo stesso trend dell’anno precedente. I settori produttivi principali sono l’agricoltura, l’industria – soprattutto leggera, con particolare riferimento al comparto moda – l’energia elettrica. Opportunità importanti vengono offerte agli operatori stranieri dal settore primario, grazie al clima favorevole e alla tradizione nella coltivazione di agrumi e patate; dal tessile – abbigliamento che nel campo del manifatturiero la fa da padrone. Molte aziende straniere che operano da oltre un decennio nel settore del tessile – abbigliamento registrano una crescita continua dei fatturati. Ottime prospettive vengono offerte anche dal settore dell’energia in virtù dell’apertura del mercato delle concessioni per la realizzazione di nuovi impianti e per la riabilitazione di quelli esistenti; settore questo su cui si sono tuffati molti investitori stranieri.
Interscambio con l’estero e con l’Italia
L’Albania importa merci e servizi per un valore di 5,2 mld di euro; esporta merci e servizi per un valore di 2,6 mld di euro e ha un saldo nella bilancia commerciale pari a – 2,6 mld. I principali Paesi clienti sono nell’ordine: Italia, Spagna, Austria, Grecia, Germania; i Paesi fornitori sono: Italia, Grecia, Cina, Germania, Austria, Spagna e altre Nazioni europee. Importa dall’Italia merci e servizi per un importo di 1,4 mld di euro ed esporta per 1,2 mld di euro con un saldo nell’interscambio di – 0,2 mld di euro.
Dal nostro Paese importa prodotti legati al tessile-abbigliamento, prodotti alimentari, bevande, tabacco, prodotti chimici in plastica materiali edili, macchinari, attrezzature, minerali, combustibile; esporta prodotti del tessile-abbigliamento prodotti alimentari, bevande, tabacco, macchinari attrezzature, materiali edili, minerali, energia elettrica. A partire dal 1992 tra Italia e Albania sono stati sottoscritti tanti accordi, da quello sulla promozione e protezione degli investimenti a quello per evitare la doppia imposizione sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali, nonché l’accordo bilaterale di cooperazione allo sviluppo.
Sistema infrastrutturale
In Albania ci sono circa 20.000 chilometri di strade, di cui asfaltate poco più di 8.000; la rete autostradale non supera i 1.000 chilometri e collega: la A1 Thumene a Morine-Kosovo; la A2 Fior a Valona; la A3 Tirana ad Elbasar. Le ferrovie contano circa 900 chilometri a scartamento normale e collegano due paesi confinanti Grecia e Montenegro. Ha 43 chilometri di acque navigabili e 431 chilometri di gasdotti. Ha cinque aeroporti, di cui quattro con piste asfaltate, lo scalo più importante è quello di Tirana. I porti principali sono quelli di Durazzo, il più grande, Valona nel sud del Paese, Sarande, Shingjin.
Parchi industriali e zone franche
Nel Paese delle Aquile sono stati dichiarati Parchi industriali a Koplik (61 ha), Elbasan (255 ha), Valona (125 ha), Spitalle Durazzo (850 ha) a Lezha e Scutari. La creazione di un parco industriale è basata su un accordo di joint-venture tra l’istituzione pubblica e un operatore economico o altro soggetto interessato alla sua realizzazione. Allo stato attuale non sono state ancora istituite zone franche.
Norme sugli investimenti esteri e tassazione sulle imprese
Grazie a una legge sugli investimenti esteri approvata nel 2010 non è necessaria nessuna autorizzazione preventiva, in nessun settore per gli investimenti esteri; non ci sono limitazioni sulla percentuale di capitali stranieri; gli investimenti esteri non possono essere espropriati o nazionalizzati, né direttamente né indirettamente, ad eccezione di casi particolari di interesse pubblico indicati dalla norma. Sulla base della medesima legge gli investitori stranieri hanno il diritto di trasferire dal territorio albanese qualsiasi risorsa finanziaria collegata agli investimenti. Gli investitori stranieri hanno gli stessi diritti di cui godono gli investitori locali. Le uniche limitazioni riguardano l’acquisto di terreni agricoli – che attualmente è vietato – ma possono essere affittati con un contratto di 99 anni.
La tassazione sulle attività di imprese è basata sulle seguenti imposte :
● imposta sull’utile 15% dell’utile di esercizio per tutti i soggetti che hanno un giro di affari superiore a 14.000.000 di Lek (circa 113.000 euro);
● imposta semplificata del 5% sull’utile per chi ha un giro di affari di 5 milioni di Lek fino a 14 milioni di Lek;
● i soggetti aventi un giro di affari compreso tra 0 e 5 milioni di Lek (36.700 euro) non sono assoggettati alla imposta semplificata sull’utile;
● imposta sul dividendo 8%;
● altri redditi 15%.
Investire e/o intrecciare rapporti commerciali nel cosiddetto Paese delle Aquile può essere particolarmente interessante perché è anche la porta di ingresso verso i mercati emergenti dei Balcani.
Tassazione Persone Fisiche
Da o a 30.000 Lek: 0%;
Da 30.000 Lek a 150.000 Lek: 13%
Oltre 150.000 Lek: 23%.
Costo Fattori Produttivi
Operaio: da 250 a 450 € al mese
Impiegato: da 350 a 650 € al mese
Dirigente: da 750 a 1500 € al mese
Elettricità industriale
Alta e media tensione: da 0,0078 a 0,09 Kwh
Acqua
Da 0,96 a 1,20 € a metro cubo
Carburanti
Benzina: 1,33 € litro
Nafta: 1,32 € litro