CATANIA – Ci sono anche l’ex sindaco Enzo Bianco e l’ex Assessore alla Cultura Orazio Licandro tra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta “Università bandita” che nelle scorse settimane ha terremotato l’Ateneo catanese. A rivelarlo il quotidiano La Sicilia, secondo cui l’ex primo cittadino sarebbe coinvolto a proposito della Cattedra di Diritto Romano vinta dallo stesso Licandro con una “chiamata” ritenuta irregolare dai PM.
”Nelle scorse ore personale della Digos ha notificato, secondo quanto disposto dalla Procura della Repubblica, ulteriori quattordici avvisi di conclusione indagine – si legge nel pezzo firmato da Concetto Mannisi – fra questi, per l’appunto, quello approntato per l’ex primo cittadino, che fra l’altro, in questa vicenda, si trova in ottima compagnia. Assieme a lui risultano indagati, infatti, l’ex assessore comunale alla Cultura, Orazio Licandro, ordinario del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, nonché la professoressa Marina Paino, direttore del Dipartimento stesso”.
Sempre secondo La Sicilia, altri avvisi di garanzia sono stati notificati a Valerio Pirronello, (direttore in pensione del Dipartimento di Fisica e Astronomia), Luigi Caranti (Filosofia politica), Caterina Cirelli (Geografia economico politica), Rosa Alba Miraglia (Economia aziendale), Giovanni Pennisi (Scienze mediche), Santo Burgio (Storia della filosofia), Margherita Ferrante (Igiene generale e applicata), Venera Ferrito (Scienze biologiche), Gianpietro Giusso del Galdo (Botanica), Giuseppe Musumeci (Anatomia) e Salvatore Torre (Geografia).
LA REPLICA – “Mi fa piacere che la magistratura catanese abbia deciso di prolungare le indagini su una vicenda del Dipartimento di Scienze Umanistiche. Sono sicuro che al termine di questo approfondimento sarà dimostrata la piena legittimità del mio comportamento. Si sta parlando di un professore di Storia del Diritto Romano, già ordinario da molti anni, con una serie di pubblicazioni riconosciute a livello internazionale. E di una procedura, che a me pare pienamente legittima, rispetto alla quale non ho ovviamente alcuna competenza. Ho piena fiducia che approfondite indagini confermeranno quanto ho affermato”. Lo ha scritto l’ex sindaco sul suo profilo Facebook commentando la notizia d’indagine.