Catania, storie di ordinaria inciviltà: "Bloccata sotto il sole a causa di un'auto in doppia fila"

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CATANIA – “Aspettare 45 minuti sotto il sole perché una signora ha posteggiato in doppia fila, dietro la mia macchina, per andare comodamente al supermercato ha dell’incredibile. Abbiamo raggiunto l’apoteosi dell’inciviltà”. Inizia così lo sfogo inviato ad Hashtag Sicilia da Antonella Guglielmino, giornalista catanese protagonista suo malgrado di un episodio di maleducazione, purtroppo non infrequente nella giungla delle nostre strade.

“Ieri pomeriggio ho parcheggiato in via Giacomo Leopardi, pagando regolarmente il tagliando Sostare – racconta Antonella – intorno alle 13.40, dopo circa dieci minuti, cerco di uscire dal posteggio, impresa impossibile. Dopo circa 15 minuti, dopo aver suonato il clacson per avvisare il proprietario di spostarla, sono costretta a chiamare i Vigili Urbani, che mi rispondono in maniera molto cortese che sarebbero intervenuti il prima possibile, ma ciò non è accaduto. Continuo allora a suonare il clacson, nessuno si avvicina. Sino a quando, intorno alle 14.25, giunge nei pressi una signora con il suo bel sacco della spesa, scusandosi e adducendo la motivazione che lei era al supermercato”.

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Una scena paradossale, quella vissuta dalla giornalista, costretta a rischiare un’insolazione a causa dell’altrui inciviltà. “Ho atteso 45 minuti sotto il sole, a circa 30 gradi, con mio figlio di 10 anni – conclude Antonella – dopo aver pagato il tagliando Sostare e avendo avvisato i Vigili Urbani che non sono giunti. Purtroppo l’educazione non è più di questi tempi, pensate se in macchina ci fosse stato un disabile o un anziano, oppure se mi avesse fatto ritardare ad appuntamento di lavoro, o in una situazione di emergenza”.

Una storia come tante ne avvengono, purtroppo, e che dimostra una volta di più che il cammino da percorrere per arrivare alla civiltà, nella nostra Catania, è ancora lungo. 

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