Un definitivo passo in avanti per la costituzione del distretto del cibo che vede insieme filiere produttive e territorio. È stato chiuso l’accordo per la nascita del “Distretto delle filiere e dei territori di Sicilia in rete” che pone al centro le imprese delle filiere produttive strutturate in sinergia con le realtà del territorio, GAL/FLAG, Comuni ed altri enti pubblici, le organizzazioni di categoria e dei consumatori, le realtà sociali e di promozione turistica. L’Accordo di Distretto, chiuso lo scorso 19 giugno dai rappresentanti dal comitato proponente composto dai rappresentanti delle filiere produttive strutturate (Federica Argentati, Nino Carlino e Francesco Ancona) e dai rappresentanti dei GAL/FLAG (Dario Costanzo, Sebastiano Di Mauro e Andrea Ferrarella), definisce le modalità di cooperazione tra i sottoscrittori, obiettivi e struttura di governance del costituendo Distretto, stabilendo criteri chiari per i tanti che hanno già manifestato la propria intenzione di farne parte e chi vorrà entrare in futuro.
L’accordo ha una durata di 5 anni e stabilisce che il soggetto proponente – la rete di imprese a cui sta già lavorando un professionista super partes e costituta dai rappresentanti delle filiere organizzate – sarà il rappresentante legale del Distretto in relazione al bando e curerà i rapporti con la pubblica amministrazione. La governance del Distretto è affidata a un’Assemblea dei sottoscrittori (filiere strutturate e partenariato del territorio) e a un Consiglio Direttivo, eletto dall’assemblea dei sottoscrittori e la cui governance è composta per i 4/7 dai rappresentanti dei Distretti e delle Filiere produttive strutturate aderenti alla rete soggetto proponente e per i 3/7 dai rappresentanti di GAL/FLAG, comuni, organizzazioni di categoria, dei consumatori, della filiera del turismo e del sociale. Il Consiglio direttivo potrà avvalersi di un Comitato tecnico-scientifico composto da esperti di chiara fama in specifici ambiti disciplinari, con funzioni consultive.
L’accordo stabilisce anche ruoli e compiti dei partner, stabilendo anche che le imprese siciliane interessate al completamento o irrobustimento delle filiere, se non già aderenti nelle forme organizzate alla rete soggetto proponente, potranno comunque aderire singolarmente al Distretto del cibo in qualità di partner, proprio al fine di irrobustire o completare le filiere medesime. Per le filiere non ancora rappresentate all’interno della rete soggetto e non rappresentative del comparto di riferimento, le azioni specifiche dovranno comunque pervenire da un unico soggetto, in grado di raccordarsi all’interno del proprio comparto di riferimento.
Obiettivo generale del Distretto è «attivare il processo organico e strutturato di valorizzazione dell’agroalimentare siciliano e dei comparti produttivi collegati, attraverso nuove forme di sviluppo integrato, territoriale e/o di filiere». Obiettivo da perseguire attraverso la condivisione dal basso di “politiche di sviluppo” (di aree vaste e/o di reti tematiche, anche integrate e complesse) dell’agroalimentare regionale e dei comparti produttivi collegati insieme a Distretti produttivi già riconosciuti dalla Regione Siciliana e Filiere di cui all’art. 4, comma 2 del D.A. n. 12/GAB organizzate e non ancora strutturate/riconosciute su base regionale, aderenti alla rete soggetto; GAL/FLAG/Enti comunali già riconosciuti Soggetti attuatori del Procedimento Plurifondo CLLD da precise norme regolamentari europee; soggetti del Partenariato Pubblico-Privato di Distretto del Cibo e collegati Soggetti Terzi esterni, competenti e funzionali ad affrontare la problematica complessa della valorizzazione integrata delle filiere agroalimentari di Sicilia (Università e/o Enti e Consorzi di Ricerca, Agenzie di sviluppo etc).