ROMA – «Si chiede di sapere se il governo risulti a conoscenza di questa ulteriore forma di protesta posta in essere dai collaboratori de “La Sicilia” e quali iniziative intenda assumere in merito, al fine di convocare con urgenza un tavolo di confronto con i Commissari straordinari e con i sindacati dei giornalisti per assicurare i loro diritti e garantire ai lettori la presenza di una informazione libera e di qualità».
È la richiesta che avanza il deputato nazionale del Partito democratico, Michele Anzaldi, in una interrogazione rivolta al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, in riferimento alle condizioni dei “corrispondenti” del quotidiano catanese, non retribuiti da anni per le loro collaborazioni. A dare notizia dell’iniziativa del parlamentare siciliano è il gruppo di corrispondenti della provincia di Catania.
«Si tratta di una situazione ritenuta ormai insopportabile che pregiudica la stessa credibilità della testata e la qualità della informazione», evidenzia Anzaldi. «Il Governo – conclude – nel corso di questi mesi ha dimenticato la questione che investe due dei principali quotidiani del Mezzogiorno come appunto La Sicilia e La Gazzetta del Mezzogiorno».
Da qui, l’interrogazione presentata al premier. Un atto che si aggiunge agli attestati di solidarietà che diversi sindaci della provincia di Catania hanno riconosciuto ai “corrispondenti”, impegnati ogni giorno a raccontare il territorio.