In Sicilia e Sardegna vince il M5S che a livello nazionale perde diversi elettori

- Pubblicità -

SICILIA – Il M5S nella V circoscrizione, quella che comprende Sicilia e Sardegna, si attesta come primo partito. A urne chiuse e a spoglio ultimato, il partito pentastellato arriva al 29,85%: subito dopo la Lega con il 22,42% – che a livello nazionale è il primo partito con oltre il 34% – e il Partito Democratico con il 18,48%.

Ancora una volta, dunque, le isole seguono un trend diverso rispetto al resto d’Italia: dove, per l’appunto, la Lega vola, segue un PD rinvigorito e un M5S che paga lo scotto – secondo quanto affermato da Di Maio – “di essere stati troppo puri, adesso testa bassa e al lavoro”.

- Pubblicità -

Il centrodestra – Con “lo straordinario risultato di Fratelli d’Italia”, come definito dalla Meloni  – e l’8% di Forza Italia, vola a oltre il 45%: “La prima cosa che balza agli occhi – ha aggiunto la Meoloni – è che Fratelli d’Italia non si dà limiti da oggi, visto questo risultato. La seconda è che c’è un’alternativa possibile, questo gli italiani hanno detto: Lega e FdI rappresentano una maggioranza alternativa. Questo è il segnale che hanno dato gli italiani facendo crescere Lega e FdI. Poi spetterà a ciascuno degli attori in campo seguire le indicazioni degli italiani oppure no”.

SICILIA – La nostra Regione, ancora una volta, scrive una storia diversa: se il M5S resta il più votato, con la Lega che segue, in Sicilia al terzo posto troviamo Forza Italia che – nonostante gli addii eccellenti di Pogliese e Catanoso e il commissariamento a guida Marco Falcone – riesce a superare il 16% (doppiando il risultato nazionale). Dietro il PD che nell’isola ancora non riesce a decollare del tutto e Fratelli d’Italia che in Sicilia ha una delle migliori prestazioni.

 

 

 

- Pubblicità -