CATANIA – Il futuro possibile per gli artigiani è andato in scena a Catania, presso la sede della locale Cna. Il seminario formativo “Intelligenze e nuovi scenari per l’innovazione di artigiani e pmi nel mondo digitale” ha tracciato ipotesi e delineato percorsi, con l’intento di supportare attivamente, dalla formazione all’eventuale partecipazione ai bandi, gli associati con idee “propulsive”.
Floriana Franceschini, presidente di Cna Catania, e Andrea Milazzo, segretario dell’associazione, hanno introdotto i lavori, sottolineando come «l’innovazione tecnologica sia uno dei fattori in assoluto più importanti della strategia competitiva delle piccole e medie imprese. Perché le innovazioni di prodotto consentono di migliorare qualità e caratteristiche dei beni prodotti. Le innovazioni di processo, poi, consentono di modificare struttura dei costi di produzione, riducendoli e migliorando l’efficienza interna».
«Per gli artigiani e le loro imprese», hanno proseguito Franceschini e Milazzo, «la vera sfida consiste oggi nell’introdurre innovazioni in grado di ottenere risultati pur preservando o, ancor meglio, migliorando, il carattere artigianale del prodotto finito. La maggior parte delle imprese artigiane italiane, purtroppo, disconosce o guarda con diffidenza all’innovazione. Vi ricorre, spesso tardi e maldestramente, quando la situazione è disperata e non sussistono più le condizioni minime necessarie a far maturare gli elementi innovativi. Una parte minore di esse, invece, è stata in grado di programmare con attenzione ed efficacia la trasformazione digitale e oggi ne raccoglie i frutti».
Si sono poi susseguiti gli interventi di Anna Sangiorgi del Consorzio Arca (“I servizi di Enterprise Europe Network e Innovation Management”), Carlo Sciuto, ceo di Parksmart e portavoce di Cna Informatica (“L’impresa Cna Catania nella rete Enterprise Europe”), Salvo Fallica di Impact Hub (“Innovazione sociale e nuovi scenari per artigiani e pmi”) e Francesco Cappello del Consorzio Arca (“Dall’idea all’investimento: opportunità del ciclo fondi europei 2021-2027”).
Antonio Merenda, coordinatore Dih della Cna etnea, ha dal canto suo evidenziato come «l’associazione assista le imprese che vogliono investire in software, consulenza, formazione nonché hardware supportati dagli incentivi messi a disposizione attraverso il bando Impresa 4.0 della Camera di commercio del Sud Est Sicilia. Le agevolazioni consistono in contributi a fondo perduto pari al 70% degli investimenti che devono ammontare a minimo 5,000 euro. Il contributo massimo erogabile, invece, ammonta al massimo a 10.000 euro».
Durante il pomeriggio formativo, è stata anche presentata la convenzione fra Cna Catania e il consorzio Arca di Palermo, che offre servizi di informazione e assistenza in materia di mercato e internazionalizzazione, proprietà industriale, innovazione e trasferimento tecnologico e servizi di promozione della partecipazione delle pmi al programma Horizon 2020, al programma Cosme e ad altri programmi comunitari.