“Ogni volta che ci danno per morti, noi torniamo più forti di prima. Vi avevano raccontato di un crollo, vi avevano detto che non ce l’avremmo fatta. Ebbene, abbiamo vinto un’altra volta”. A cantare vittoria guardando all’esito dei ballottaggi celebrati ieri in cinque città siciliane, è il vice premier e capo politico del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio. Che incassa due vittorie “pesanti”, a meno di quindici giorni dall’appuntamento con le Europee.
“Abbiamo vinto a Caltanissetta, unico capoluogo al voto in Sicilia – rivendica Di Maio – dove da soli abbiamo sconfitto la coalizione di centrodestra grazie al nostro candidato Roberto Gambino Sindaco. Abbiamo vinto a Castelvetrano, il paese del boss Matteo Messina Denaro che aveva visto due anni fa il commissariamento del Comune per infiltrazioni mafiose, insieme al nostro Enzo Alfano“. Nel capoluogo nisseno Gambino stacca con il 58,8% il candidato del centrodestra Michele Giarratana, fermo al 41,2%. A Castelvetrano Alfano prevale con il 64,7% sull’avversario Calogero Martire, al 35,3%.
Ad incassare i complimenti per il risultato è il vicepresidente dell’ARS e leader del M5s isolano Giancarlo Cancelleri, che porta a casa il risultato nei due Comuni in cui i candidati pentastellati avevano guadagnato il ballottaggio. “Ringrazio anche Giancarlo per l’ottimo lavoro svolto sul territorio – scrive ancora Di Maio – Ma non è ancora finita: il 26 maggio ci saranno anche le elezioni Europee e così come in Sicilia, ancora una volta, la scelta sarà tra chi vuole guardare avanti e chi, invece, spera in un altro Patto del Nazareno. In fondo, a Gela, il Pd di Zingaretti è tornato a coalizzarsi ancora con Forza Italia”.
Il riferimento è alla vittoria, nel comune nisseno, di Lucio Greco, candidato dem sostenuto anche dai forzisti, che con il 52,5% prevale sul candidato della Lega Giuseppe Spata, fermo al 47,5%. Carroccio che non sfonda nemmeno a Mazara del Vallo, l’altro Comune nel quale si giocava il ballottaggio: il candidato del centrosinistra Salvatore Quinci con il 52,4% batte il candidato leghista Giorgio Randazzo, al 47,6%. A Monreale, infine, è il candidato di #DiventeràBellissima Alberto Arcidiacono – sostenuto dal centrodestra – a portare a casa il risultato con il 55,7% dei suffragi, a scapito del primo cittadino uscente Pietro Capizzi, fermo al 44,3%. La nuova geografia amministrativa dell’isola è disegnata.