Aggredito il fisico nucleare Fulvio Frisone: "da oggi non esiste più la mia famiglia"

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CATANIA – E’ amareggiato e deluso il fisico nucleare Fulvio Frisone: lo scorso 4 maggio, alle 17.50, è stato aggredito a casa sua dalla sorella Palma e dal cognato Salvatore.

“Per me da oggi non esiste più la famiglia Frisone, da ora c’è quella composta da me e mia madre”. Parole dure ma che segnano la rottura definitiva con le sorelle (con l’altra sorella i rapporti sono tesi da tempo, almeno da quanto dichiara lo stesso Frisone).

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Oggi la presentazione anche di una querela e la richiesta, tramite il suo avvocato Giuseppe Lipera, di una diffida affinché la sorella Palma e il cognato Salvatore non si avvicino più a casa sua.

Tutto è successo all’improvviso, anche se i rapporti erano tesi: Palma e Salvatore avrebbero accompagnato la madre a casa, dimessa dall’ospedale, si sarebbero chiusi nella stanza di Fulvio (che ricordiamo è affetto da tetraparesi spastica e costretto su una sedia a rotelle) e la sorella lo avrebbe schiaffeggiato mentre il cognato lo avrebbe minacciato verbalmente. Ad accorgersi di tutto l’assistente di Frisone, Garcia, che dapprima ha bussato sentendo le urla poi, sentendo anche il rumore degli schiaffi, si sarebbe introdotto nella stanza. I due sono andati via ed è stato lo stesso Garcia a chiamare i carabinieri che sono giunti a casa.

Il tutto sarebbe avvenuto intorno alle 17.50.

Oggi una incontro con la stampa: “non voglio pubblicità ma solo raccontare cosa è successo”, ha detto Frisone evidenziando come sia inumano che si picchi una persona a maggior ragione se essa è diversamente abile.

Parole che sono state riprese anche dal suo legale che condanna questo vile gesto.

 

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