A.D.A.S. Dimensione Sicilia, è partita un’affascinante avventura

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CATANIA – «Una serata dedicata al cambiamento, un cambiamento che è nelle mani dei costruttori, non dei chiacchieroni!». Le parole di Claudio Saita, da sempre amico e grande sostenitore dell’Associazione Difesa Ambiente Salute – A.D.A.S. e uomo capace di fare di ogni ostacolo un’opportunità, bene riassumono il senso di un evento che, lo scorso 5 aprile, ha rappresentato allo stesso tempo punto di arrivo e partenza di una realtà sempre dinamica ed attenta a tutto ciò che ci circonda.

Pioveva, ma la giornata uggiosa non ha spaventato un pubblico appassionato e numeroso che ha riempito la magnifica location, un Palazzo Biscari sempre suggestivo, scelta da A.D.A.S. per declinare, attraverso una serie di interessanti interventi, le proposte che intende portare avanti nei prossimi mesi, proposte che avranno come comune denominatore la voglia dei suoi soci di scommettersi e di lavorare per fare grande la Sicilia.

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Ha introdotto la serata Marisa Falcone, past president dell’Associazione, che ha riepilogato più di otto anni (A.D.A.S., ricordiamo, nasce nel 2010) di intensa attività che hanno portato alla realizzazione di iniziative assai rilevanti e di indubbio valore. Dal Bio Banco, realtà solidale pensata per garantire, nel disagio, cibi sani e prodotti di qualità a chi è in condizioni di difficoltà economica, alla Rete Siciliana Malattie Rare (insieme a numerose associazioni che operano in Sicilia), da “Ponti non barriere: tutti inclusi” alla Rete Internazionale dei Diritti Umani, e poi ancora “Incidenza degli stili di vita e dei fattori ambientali di rischio sulla salute”, progetto avviato con il corso ECM “Il ruolo dell’Alimentazione e dell’Ambiente dal concepimento all’età pediatrica”, che ha coinvolto diversi esponenti del mondo accademico, giusto per citare alcune delle numerose attività.

Ampio spazio è stato dedicato anche alla testata giornalistica onlineilpapaverorossoweb” fondata nel 2015, il cui direttore responsabile, Andrea Maglia, ha affiancato Marisa Falcone nella conduzione della serata. Con i suoi articoli quotidianamente punta non solo a fare da cassa di risonanza alle istanze di A.D.A.S. ma anche a dare ai suoi lettori, con un attento e rigoroso controllo delle fonti, informazioni attendibili evitando di cadere in quel sensazionalismo da scoop ad ogni costo oggi tanto in voga.

La parte finale dell’intervento di Marisa Falcone è stata spesa nella descrizione del nuovo marchio di A.D.A.S. che si presenta tutto tondo perché l’obiettivo è quello di avere una visione completa della Sicilia, delle potenzialità e delle risorse che essa racchiude. Un cerchio che, simbolo di quell’armonia che non contiene opposti, custodisce lo storico simbolo dell’Associazione, quel papavero rosso che rischia l’estinzione a causa dell’inquinamento ambientale e che, dove sboccia, rappresenta il trionfo dell’esistenza, e quindi un invito a riformulare i propri stili di vita per renderli più rispettosi dell’Ambiente e della Salute collettiva.

A prendere la parola è stato poi un emozionato Enzo Faraone, il nuovo presidente di questa splendida realtà, che ha messo l’accento sul fatto che la nuova struttura di A.D.A.S. mira a coinvolgere tutti i suoi soci per creare una capillare rete sul territorio siciliano che raggiunga anche quei siciliani che vivono lontani dall’Isola affinché si crei una comunità attiva fatta di soggetti protagonisti. Insomma, prende vita una comunità operativa ed operosa in cui i soci potranno trovare spazio in base alle proprie competenze ed inclinazioni.

La lettura del “Manifestu di Progettu”, la spiegazione di come l’ambizioso piano potrà essere realizzato e l’invito ad aderirvi hanno chiuso quella che di fatto è stata un’appassionata dichiarazione d’amore nei confronti della Sicilia.

Impegno civico e identità culturale, invece, sono stati al centro della precisa relazione di Chiara Longo, impegnata nella difesa dei territori simetini e per la valorizzazione dei Beni Comuni; mentre Nino Caldarella ha brevemente parlato di nuove forme di economia a beneficio della collettività.

Trascinanti ed interessanti le parole di Ernesto Alberghina; il suo intervento, dedicato ai fenomeni migratori e alla emigrazione giovanile in particolare, si è concluso auspicando una Sicilia protagonista in Europa e che guarda a una dimensione europea. Infine, Adriana Alberghina, responsabile della Comunicazione Visiva di A.D.A.S., ha sottolineato l’importanza dell’identità visiva per affermare l’immagine pubblica di ogni realtà collettiva che voglia distinguersi.

Giovani soci di A.D.A.S. che, con il loro entusiasmo, sono portatori di valori importanti e di un’idea affascinante: anche in Sicilia si può vivere (bene), lavorare e raggiungere obiettivi importanti se c’è la voglia di scommettersi.

Chi ha partecipato alla serata ha potuto godere anche della presenza magnetica dell’attore e regista Gianni Sineri (figlio del grandissimo Ciccino e di Sara Micalizzi) che ha divertito il pubblico sciorinando una serie di muddichedde sicilianeche ci hanno permesso, attraverso poesie, tradizioni e miniminagghie, di andare alla scoperta della Sicilia più tradizionale. A Gianni Sineri si deve, inoltre, uno dei momenti più belli dell’evento quando ha mostrato agli astanti un prezioso manifesto che, risalente al 1905 e raffigurante le imprese dei paladini, trovava, in tempi purtroppo lontani, spazio sul palcoscenico del Teatro dell’Opera dei Pupi a Catania.

In conclusione, oltre all’IPSSEOA Karol Wojtyla – Alberghiero di Catania che si è occupato con professionalità dell’accoglienza degli ospiti, vanno menzionate e ringraziate le numerose aziende biologiche siciliane (Agricolab, Tenuta Rustìca, Albacara – Fattorie del Grano, NaturaSì, Panificatori Parisi dei Fratelli Vescera) che hanno offerto un delizioso percorso enogastronomico che ha rivelato ai presenti la genuinità di prodotti che esaltano i sapori e i colori della Sicilia non mancando di rispettare la Natura.

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