Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl incontrano commissario ODA: "incontro costruttivo: lavoriamo per la città"

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CATANIA – Un confronto costruttivo sull’organizzazione del lavoro, le tematiche contrattuali e il pagamento degli stipendi. Si dicono soddisfatti dell’incontro con il Commissario straordinario della Fondazione ODA, Adolfo Landi, i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Salvatore Cubito, Armando Coco e Stefano Passarello. I confederali hanno chiesto, e ottenuto, un incontro con la governance. “La nostra attenzione alle vicende dell’Ente resta massima, soprattutto nel periodo più ‘nero’ del Terzo Settore etneo, devastato dal dissesto del Comune di Catania. La Fondazione eroga servizi essenziali a 1.500 assistiti e impiega quasi 500 dipendenti. Il suo collasso è un’eventualità che le forze sindacali vogliono scongiurare con forza, a beneficio dei lavoratori, degli utenti e dell’intera città. Per questo, sin dall’inizio, abbiamo scelto responsabilmente la strada dell’interlocuzione serrata con Landi, consapevoli delle enormi criticità attraversate dalla Fondazione, ricevendo risposte concrete circa l’impegno a procedere a un robusto risanamento. I fatti ci stanno dando ragione: il piano dell’attuale governance sta dando buoni frutti, sia in termini di contenimento e recupero dell’esposizione debitoria, sia in relazione al riposizionamento dell’Ente nel settore socio-assistenziale”. Durante l’incontro, al quale erano presenti anche le Rsa (Elena Scuderi e Andrea Tomaselli della Cgil; Aurelio Sardone e Nunzio Sciacca, delegato del Dip. Sanità, della Cisl; Olga Paguay, Andrea Scuderi e Luigi Catalano della Uil), è stato affrontato anche il nodo stipendi. Cubito, Coco e Passarello hanno ribadito il disagio dei lavoratori per i recenti ritardi, compresa la mensilità di febbraio: “Landi ha spiegato che, a oggi, quest’ultima è in ritardo di 15 giorni e che verrà pagata a breve”. Ai rappresentanti sindacali il commissario ha sottolineato il costante impegno della governance al rispetto delle previsioni contrattuali, “che, tuttavia, non possono dipendere solo dal volere della Fondazione”. “Continueremo – concludono – a vigilare, con il monitoraggio continuo e costante, sull’operato dei vertici ODA, con cui il confronto resta aperto, affinché si raggiungano gli obiettivi di salvaguardia dei posti di lavoro e di mantenimento dei servizi erogati. Lavoriamo in questa direzione; il buon senso ci invita, infatti, a tutelare la rinnovata credibilità dell’Ente e a escludere il ricorso ad azioni ‘muscolari’ e fini a se stesse, che finiscono solo col nuocere alla serenità dei lavoratori e al percorso di risanamento”.

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