ROMA – La senatrice del Movimento Cinque Stelle Tiziana Drago è intervenuta a Palazzo Madama, con una interrogazione a risposta scritta presentata ai Ministri di Istruzione, Giustizia e Interni, sul tema della criminalità e della dispersione scolastica a San Berillo Vecchio, un quartiere di Catania del centro storico.
La senatrice pentastellata ha evidenziato le condizioni di degrado del quartiere, sfregiato decenni or sono dal famoso “sventramento” e dal successivo spostamento dei residenti in un’altra zona della città etnea. Un quartiere adesso dove spaccio, prostituzione e occupazione abusiva di immobili la fanno da padrone. A ciò si aggiunge l’incessante aumento di pusher e consumatori di droga minorenni.
“Come diceva Gesualdo Bufalino – spiega la senatrice Drago – ‘la mafia e la criminalità saranno sconfitti da un esercito di maestri elementari’. L’istruzione è l’arma più potente contro le devianze e occorre intervenire con decisione sulla situazione educativa e sociale di alcune zone prima che sia troppo tardi. A San Berillo Vecchio lo Stato non può soccombere: spaccio, prostituzione e occupazioni abusive sono ormai la triste normalità. Ho chiesto al Governo un immediato intervento e il sottosegretario agli Interni, Carlo Sibilia, ha illustrato le diverse operazioni di polizia effettuate proprio per il contrasto al crimine. Inoltre l’introduzione di misure come il decreto sicurezza e il daspo urbano hanno allargato le possibilità di intervento per il contrasto al crimine.
Però – prosegue la senatrice – questo non basta. La dispersione scolastica che si registra in città è un regalo alle mafie che utilizzano i minorenni. E’ incrementato esponenzialmente il numero dei ragazzini pusher e degli assuntori ‘bambini’ e il fenomeno rischia di diventare incontrollabile. Serve garantire l’infanzia, il futuro dei ragazzi tramite le agenzie educative del territorio.
In Italia dal 1995 a oggi 3 milioni e mezzo di studenti hanno abbandonato la scuola statale, su oltre 11 milioni iscritti alle superiori (-30,6%). Il Governo ha stanziato fondi – con un decreto interministeriale – per 95 comuni siciliani che andranno alle scuole del territorio per la lotta alla povertà educativa e alla dispersione scolastica. Si tratta di 50 milioni di euro volti proprio a contrastare questa emergenza sociale. Questi fondi Pon Scuola 2014/2020 saranno in parte destinati, in provincia di Catania, ai comuni di Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Adrano, Bronte, Calatabiano, Caltagirone, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Grammichele, Mascalucia, Misterbianco, Palagonia, Paternò, Pedara, Riposto, San Pietro Clarenza, Santa Maria di Licodia e Tremestieri Etneo.
E’ stato fatto tanto ma serve continuare. Inoltre “fare sistema” e mettere insieme tutte le istituzioni per un grande tavolo su questa emergenza è un buon viatico per il futuro, con l’eventuale creazione di un osservatorio permanente con l’Ufficio Scolastico, i Comuni e l’associazionismo.
Non possiamo stare a guardare mentre dinanzi ai nostri occhi si consuma una ecatombe. Da madre, da insegnante prima che da senatrice sento il dovere morale di intervenire e continuerò a sollecitare tutte le istituzioni affinché si preveda un piano straordinario contro la devianza giovanile”.