CATANIA – Prestigioso duplice riconoscimento per il dipartimento di Ingegneria civile e Architettura dell’Università di Catania. Due giovani assegnisti di ricerca del Dicar, Laura Maria Stancanelli e Bartolomeo Pantò, hanno infatti avuto assegnate dalla Commissione europea due borse “Marie Skłodowska Curie”, per il finanziamento di programmi triennali di ricerca d’eccellenza da svolgere in collaborazione con ricercatori ed istituzioni internazionali.
Le azioni Marie Sklodowska-Curie fanno parte del ‘pilastro’ Excellent Science del programma Horizon 2020 e finanziano progetti per la formazione e la mobilità dei ricercatori. In particolare, sostengono una formazione eccellente e innovativa alla ricerca, e offrono interessanti opportunità di carriera e di scambio di conoscenze attraverso la cooperazione internazionale e la mobilità intersettoriale dei ricercatori.
“Siamo molto contenti per l’eccellente risultato dei nostri due ricercatori – afferma il direttore del dipartimento Enrico Foti -. Questo duplice successo, in settori scientifici così diversi tra loro, oltre al tributo al talento dei singoli, costituisce anche una conferma della solidità e della qualità generale della ricerca condotta nel Dicar, evidentemente riconosciuta ed apprezzata anche in ambito internazionale”.
Assegnista di ricerca dal 2013 al 2014 presso l’Università degli Studi di Padova e dal 2015 presso il Dicar, Laura Maria Stancanelli, ha anche conseguito un Dottorato di ricerca sul “Rischio idraulico”. E’ stata Visiting Scientist nel 2016 presso l’Università di Hannover nonchè Visiting Researcher nel 2017 presso il Politecnico di Milano e nel settembre scorso ha conseguito l’Abilitazione scientifica nazionale a professore universitario di seconda fascia.
Il suo progetto di ricerca, “COATING” (slippery wires: revolutionizing COronAry) mira a sviluppare una tecnologia all’avanguardia per la riduzione degli eventi di trombosi e restenosi degli stent coronarici, integrando o sostituendo i trattamenti farmacologici che seguono l’impianto di stent e migliorando quindi la qualità della vita dei milioni di pazienti che ogni anno nel mondo si sottopongono all’intervento di impianto dello stent. Il progetto sarà sviluppato principalmente a Zurigo presso l’Istituto Politecnico federale ETH e l’Istituto Federale di Ricerca per la Foresta, la Neve e il Paesaggio WSL Birmensdorf, entrambi centri di ricerca d’eccellenza mondiale. Infine, è previsto un periodo di formazione presso l’University College of London per l’approfondimento delle procedure di trasferimento tecnologico.
Dottore di ricerca in Ingegneria delle Strutture, Bartolomeo Pantò è attualmente assegnista di ricerca e professore a contratto per l’insegnamento di Dinamica delle strutture al Dicar. Dal 2004 fa parte del gruppo di ricerca coordinato dai professori Ivo Caliò e Salvatore Caddemi, contribuendo allo sviluppo di modelli numerici per l’analisi non-lineare e la stima della vulnerabilità sismica di edifici esistenti in muratura e calcestruzzo armato.
Il progetto “RAMBEA”(Realistic Assessment of Historical Masonry Bridges under Extreme Environmental Actions) intende sviluppare una nuova strategia di simulazione numerica del comportamento di ponti ad arco in muratura, soggetti ad azioni ambientali estreme quali terremoti o inondazioni. Il progetto verrà svolto all’Imperial College di Londra sotto la supervisione dei professori Bassam Izzuddin e Lorenzo Macorini, con la collaborazione del professore Paulo Lourenço dell’Università di Minho (Portogallo) e della professoressa Antonina Pirrotta dell’Università di Palermo.