CATANIA – “É stata una Festa tra le più complesse di sempre, ma ci regala una grande consapevolezza: la strada intrapresa è quella giusta e non si torna più indietro. Nè il persistente maltempo, nè i comportamenti inaccettabili o irresponsabili di alcune persone, poche per fortuna, che hanno fatto male alla Festa e si pongono fuori dalla Festa, hanno impedito che tutto si concludesse in sicurezza e secondo le direttive da parte di chi ha ormai la responsabilità definita nei diversi momenti”. Lo ha detto Francesco Marano, Presidente del Comitato per la Festa di Sant’Agata con il vicepresidente Giuseppe Barletta, il segretario Carlo Zimbone, il tesoriere Roberto Giordano, Teresa Di Blasi, Filippo Donzuso e Domenico Percolla,
“Possiamo dire che la Festa – prosegue il Comitato – ha affrontato un grande esame, dopo il lungo lavoro di questi anni a favore della legalità e sicurezza, avviato con decisione dopo i tragici fatti del 2004 e completato dal Comitato, costituito nel 2015 da Arcidiocesi e Comune, con i regolamenti che abbiamo emanato, operando in un clima di sostegno e vicinanza da parte di tutte le Istituzioni – Prefettura, Magistratura, Forze dell’Ordine – e da parte della stragrande maggioranza perbene della città, della società civile, dei devoti, dei mass media. Viceversa, a quei pochi altri che non si adeguano alle regole, alla legalità, al senso civico, diciamo che non c’è più spazio per indisciplina, insicurezza o tanto meno illegalità, di qualsiasi tipo. Il fatto che il comportamento di queste persone sarà analizzato in modo approfondito dalla Squadra Mobile e dal Procuratore Zuccaro che ringraziamo, ci conforta ancor di più nel percorso intrapreso, perché nessuno può macchiare o rovinare la Festa. L’esperienza di quest’anno, inoltre, ci dice che per il futuro occorrerà attuare misure di filtraggio e sicurezza aggiuntive in via di Sangiuliano e Crociferi e che c’è, finalmente, una consapevolezza più diffusa per affrontare un problema storico come il rallentamento dei ceroni davanti al Fercolo”.
“Sant’Agata – affermano Marano, Barletta, Zimbone, Giordano Di Blasi, Donzuso e Percolla -, tornando per l’ultima volta davanti ai suoi devoti prima di concludere questa edizione, ci ha regalato un’Ottava di serenità e riconciliazione, con la piazza piena, una processione partecipata e tranquilla e un’atmosfera molto positiva in Cattedrale. Facciamo pienamente nostre le parole dell’Arcivescovo ieri nella sua omelia, sottolineate da un applauso sincero che ha simbolicamente chiuso questa settimana difficile: “E’ bello poter sottolineare che la Festa é andata bene. Possiamo ringraziarci vicendevolmente, fedeli, Istituzioni civili ed ecclesiastiche, Comitato per la Festa, Associazioni agatine e volontariato. Non possiamo, perciò, accettare che l’impegno generoso da parte di tante persone di buona volontà sia offuscato da qualche gesto contrario da parte di pochi. Chi ha sbagliato se ne renda conto, se ne penta, chieda perdono al Signore, si scusi con Sant’Agata e con la comunità”.
“Vogliamo evidenziare, infine, – conclude il Presidente Marano con gli altri membri del comitato – come la Festa 2019 sarà ricordata anche per altri aspetti non certo secondari: l’abnegazione e la passione con cui i devoti, giorno 4, hanno continuato a spingere il Fercolo nonostante la pioggia incessante caduta per più di 12 ore; l’allerta meteo arancione previsto giorno 5 e monitorato fino poche ore prima dell’avvio affinché tutto si svolgesse in sicurezza; l’applauso fragoroso dei catanesi presenti in via di Sangiuliano, nel comprendere che non c’erano le condizioni di sicurezza per la salita e accettando la decisione del Maestro del Fercolo di deviare per via Etnea, proprio nello stesso momento in cui accadevano fatti gravi ed inaccettabili. E sarà ricordata, ancora una volta, per l’impegno di migliaia di persone, tra dipendenti del Comune messi a disposizione dall’Amministrazione comunale, Forze dell’Ordine, uomini di Chiesa, volontari, che vanno ringraziate davvero e che hanno permesso lo svolgimento di questo straordinario evento”.
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