CATANIA – Dopo il successo di pubblico e di critica dello scorso novembre, ritorna sul palcoscenico del Must Musco Teatro, in una replica straordinaria del 28 febbraio 2019 alle ore 21, La creatura del desiderio, con la regia di Giuseppe Dipasquale.
La travolgente storia di Oskar Kokoschka e Alma Mahler viene portata per la prima volta in scena in Italia per merito della penna di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale, ormai consolidati nel loro sodalizio drammaturgico. A vestire i panni dei protagonisti due volti noti al pubblico nazionale David Coco e Valeria Contadino. La regia è firmata dallo stesso Dipasquale, scene e costumi di Erminia Palmieri, Musiche Matteo Musumeci, Movimenti scenici Donatella Capraro. Completano il cast Leonardo Marino e Antonella Scornavacca.
Nel 1912, un anno dopo la morte di Mahler, la sua giovane vedova, considerata la più bella ragazza di Vienna e allora poco più che trentenne, incontra il pittore Oskar Kokoschka. Inizia una storia d’amore fatta di eros e sensualità, che sfocerà ben presto in una passione tanto sfrenata quanto tumultuosa. Viaggi, fughe, lettere, gelosie e possessività scandiscono i successivi due anni, durante i quali l’artsta crea alcune fra le sue opere più importanti, su tutte La sposa del vento. Ma la giovane Alma è irrequieta e interrompe brutalmente la relazione. Kokoschka parte per la guerra con la morte nel cuore. Al suo rientro in patria, traumatizzato dal conflitto e ancora ossessionato dall’amore perduto, decide di farsi confezionare una bambola al naturale con le fattezze dell’amata. Questa è la storia.
La creatura del desiderio è di questa storia una versione in cui Andrea Camilleri nell’omonimo testo pubblicato da Skira, in modo del tutto originale – come sempre – e umanamente sensibile, racconta di Kokoschka e Alma Mahler, cioè delle sensibilità diverse, eppur concorrenti, che hanno temprato il Novecento europeo. Questo racconto rappresenta un’indagine sull’ossessione d’amore costruita sulla finzione umana, e l’occasione teatrale darà certo lo spunto a conversazioni non casuali sulla civiltà che si sta sviluppando in Europa e la cui prima radice non è stata finora tratteggiata con serenità distaccata.
“Il tema – dice il regista Giuseppe Dipasquale – è molto attuale per la vicenda che io e Andrea Camilleri abbiamo voluto raccontare in questa pièce: l’ossessione d’amore per una donna oggetto che si reifica in una bambola fino a portare alla pazzia il personaggio di Oskar Kokoschka, realmente vissuto come quello di Alma Mahler. Questa vicenda emblematica costituisce oggi nella misura del paradosso una delle più raffinate e crudeli violenze sulle donne”.
Lo spettacolo replicherà sabato 2 marzo a Siracusa nel riaperto Teatro Comunale. La programmazione lunga sette mesi dedicata alla prosa del Must proseguirà il 12 marzo con “A tavola da Eduardo”, in scena due grandi nomi del teatro italiano come Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini; il 13 e 14 aprile “Carta Straccia”, con Pino Strabioli e Sabrina Knaflitz; il 18 e 19 maggio “Aggregazioni” scritto e diretto da Claudio “Greg” Gregori. ConcluderannoMimmo Mignemi e Valeria Contadino sul palco con “Amleto in trattoria”.