CATANIA – Cumuli di spazzatura che ostruiscono i marciapiedi e che impediscono di alzare le serrande, o anche soltanto di suonare il citofono. Rifiuti ingombranti abbandonati in mezzo ai sacchi – in uno dei mucchi compare persino un vecchio materasso – e un odore che non è difficile immaginare.
E’ la situazione che emerge da alcune fotografie ricevute dalla redazione di Hashtag Sicilia, sul tema della raccolta dei rifiuti nella nostra città. Il settore, si sa, non è dei più facili e più volte la Magistratura ha puntato i fari su affari sporchi – è proprio il caso di dirlo – che hanno anche sfiorato Palazzo degli Elefanti. Pure il nuovo corso inaugurato negli ultimi mesi dello scorso anno, tuttavia, non sembra esente da problemi. E all’alba del 2019, mentre la città si appresta a festeggiare Sant’Agata, il comparto rifiuti seguita a suscitare preoccupazioni.
Proprio in vista dei festeggiamenti agatini, la società titolare dell’appalto, la Dusty srl, aveva garantito giorni fa il mantenimento di un servizio efficiente malgrado i ritardi nei pagamenti da parte dell’amministrazione: “Se Catania e i catanesi potranno avere anche quest’anno la festa di S. Agata, che potrà svolgersi serenamente, è grazie all’azienda catanese Dusty che nutre un grande amore nei riguardi della propria città”. Un proposito lodevole, da parte di una società che sin dall’insediamento ha suscitato grandi aspettative, e che ha messo in campo mezzi ed energie per imprimere finalmente una svolta.
Le fotografie che pubblichiamo mostrano purtroppo che le cose stentano a cambiare. Nessuna rivoluzione è semplice, e molti cittadini catanesi non collaborano dimostrando un’incuria – vedi il materasso di cui sopra – che rasenta la maleducazione. Quel che è certo è che esistono luoghi, in città, dove la situazione presenta ancora tinte drammatiche. Il fatto che non siamo luoghi nevralgici, che vedranno nei prossimi giorni il passaggio della “vara” e di centinaia di migliaia di devoti, non può certo consolare. Agata, del resto, è patrona di tutta la città, non solo delle strade che compongono il suo “giro”.
Sarebbe bello che il suo sguardo materno potesse posarsi su una città tutta ripulita, durante e dopo i festeggiamenti. Sperando che per raggiungere questo obbiettivo non si debba ricorrere al Velo.