CATANIA – “Comprendiamo benissimo la disperazione delle 54 operatrici della cooperativa Glicine di Bagheria, lavoratrici che si occupano dei servizi di pulizia, mensa e assistenza all’interno dei nove asili comunali catanesi. Da 9 mesi non percepiscono lo stipendio pur continuando lo stesso a garantire il servizio e qualche giorno fa, in segno di protesta, hanno deciso di salire sul tetto del nido del Villaggio Sant’Agata per riportare l’attenzione sulla condizione che queste ausiliarie sono costrette a vivere.
L’ultima mensilità, infatti, è stata versata dalla coop, più o meno un mese fa, ed è quella di maggio 2018. Una situazione drammatica che ha attirato anche l’attenzione della Prefettura che ieri ha convocato un tavolo tecnico: a questo punto ci aspettiamo che dalle parole si passi ai fatti. Innanzitutto perché non si può spremere un imprenditore chiedendo sempre anticipazioni di stipendio; in secondo luogo chiediamo un impegno proficuo da parte dell’amministrazione comunale: ringraziamo l’assessore Lombardo per la sua disponibilità e per l’attenzione prestata al problema ma – pur capendo le difficoltà economiche del Comune – non possiamo permettere che queste lavoratrici siano sull’orlo del fallimento. E non possiamo permettere che le famiglie, che hanno pagato una retta, restino senza servizio e che, oltre al danno, subiscano la beffa di dover procedere in qualche altro modo alla cura dei propri figli sborsando, possibilmente, altro denaro.
Per questo come Fp Cisl e Uil Fpl garantiamo la nostra massima collaborazione, come tra l’altro espressa anche ieri in Prefettura, ma di contro chiediamo che ci sia concertazione affinché la soluzione venga trovata”.
A dichiararlo sono i segretari provinciale di Fp Cisl e Uil Fpl Armando Coco e Stefano Passarello