La Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito di indagini a carico di B.L., di anni 24, indagato per il reato di maltrattamenti contro familiari, commesso in danno della madre convivente, ha richiesto ed ottenuto la misura cautelare in carcere eseguita dai Carabinieri della Stazione di Catania Ognina.
Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno portato alla luce una serie di eventi che hanno visto la parte offesa patire dall’agosto del 2018 ad oggi ogni sorta di vessazione psicofisica.
Il giovane, caduto nella spirale della dipendenza da sostanze stupefacenti e alcoliche, ha iniziato a tormentare la genitrice pur di ottenere giornalmente il denaro – anche 150 euro – utile all’acquisto della droga e per soddisfare le proprie esigenze personali generando nella vittima un perdurante stato d’ansia e paura per la propria incolumità.
Il crescendo di avvenimenti, sfociati il più delle volte in frasi dal tono inequivocabile: “Siccome sei la causa di ogni mio male mi devi fare da schiava”, e in aggressioni fisiche – l’ultimo episodio lo scorso 2 gennaio quando al rifiuto di dar dei soldi al figlio, questi le aveva tirato addosso una bottiglia di profumo fratturandole il setto nasale – hanno costretto la poveretta a fuggire dalla propria abitazione e rifugiarsi dalla madre che, vedendo lo stato di frustrazione della figlia, l’ha convinta a chiedere aiuto ai carabinieri.
Grazie alla denuncia presentata dalla donna,gli inquirenti hanno potuto raffigurare un quadro probatorio a carico dell’indagato che non ha lasciato alcun dubbio al giudice il quale, concordando integralmente con la richiesta della Procura, ne ha ordinato l’arresto e la reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza.