Caritas Catania, dieci anni di Microcredito: "175 pratiche e 791mila euro erogati"

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CATANIA – Un pomeriggio di riflessioni e spunti su quanto la Chiesa di Catania, tramite l’azione della Caritas Diocesana, ha compiuto negli ultimi dieci anni per aiutare famiglie e le imprese nell’accesso a prestiti bancari agevolati tramite istituti di credito convenzionati con l’organismo diocesano, così da alleviare e prevenire situazioni di potenziale esclusione sociale. L’evento dedicato al decennale del Microcredito, che si è tenuto venerdì scorso al Museo Diocesano, ha dimostrato che questi propositi si sono tradotti in un concreto aiuto per la Città: dal 2011 al 2017 sono state 175 le pratiche passate dagli uffici di via Acquicella per un importo complessivo erogato di 791.700 euro. Una goccia di speranza in una mare di fragilità ancora esistente.

All’incontro, moderato dal giornalista Angelo Gagliano, hanno partecipato le istituzioni che hanno portato i loro saluti – presenti il viceprefetto Tommaso Mondello e l’assessore comunale Fabio Cantarella – e anche l’onorevole Giuseppe Castiglione, presidente della provincia regionale di Catania quando, nel 2010, venne formalizzata la collaborazione tra Prefettura, Credito Etneo e Caritas per l’avvio del microcredito per le famiglie in difficoltà.

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L’intervento di Mons. Salvatore Genchi, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Catania, ha posto l’attenzione sulla necessità di portare «speranza, carità e conforto» alle famiglie catanesi. Don Piero Galvano, direttore della Caritas Diocesana, ha messo in evidenza la «crisi di spessore e di profondità: gli italiani sono incapsulati in un Paese pieno di rancore e incertezze nel programmare il futuro». Il direttore ha poi ribadito che la «crisi economica è la conseguenza della crisi di valori umani e cristiani della nostra società: la povertà spirituale, ovvero vivere mettendo da parte Dio e i suoi comandamenti, è la causa prioritaria della povertà materiale del mondo intero». In tal senso, ha spiegato, «basterebbe, ad esempio, eliminare la spesa più ingente di ogni nazione, che è quella delle armi, per risolvere tutti i problemi economici dei popoli: lavoro, fame, sete». Parole sostenute dai numeri: don Galvano ha citato i dati del rapporto MIL€X 2018, Osservatorio sulle spese militari italiane, evidenziando come l’Italia sia l’undicesimo Paese al mondo in questo campo in termini di spesa: «si tratta di 25 miliardi di euro l’anno, qualcosa come 68 milioni al giorno».

Un bilancio di questi dieci anni di attività è stato al centro dell’intervento di Giuseppe Ternullo, ex bancario e volontario del Microcredito sin dall’inizio del servizio, che ha sottolineato difficoltà e criticità nel cercare di aiutare «quelle persone che ormai non sono più considerate “bancabili”, cioè che non avrebbero più i requisiti per accedere al credito». Un ragionamento con vista sul futuro, perché il microcredito resta uno strumento fondamentale, soprattutto in questo periodo di particolare crisi, e Ternullo ha lanciato un appello a Istituzioni e Istituti per trovare delle nuove formule e nuovi contributi che possano renderlo sempre più efficace ed efficiente.

Salvo Pappalardo, responsabile delle Attività dell’organismo diocesano, ha ricordato a tutti che la Caritas «non deve essere confusa con l’assistenza, perché è un sostegno per quanti vogliono rimettersi in gioco, anche con una propria impresa». Lo dicono i numeri dei vari strumenti (microcredito regionale, microcredito etico sociale, prestito della speranza ‘credito sociale’, prestito della speranza ‘credito fare impresa’, microcredito per sovraindebitamento e antiusura in collaborazione con la Fondazione Antiusura di Palermo SS Mamiliano e Rosalia) del microcredito diocesano, che sono stati minuziosamente elencati da Pappalardo, e che hanno portato, nel corso di questo primo decennio di attività, alla nascita di nove imprese e, considerando tutti gli interventi, 175 le pratiche passate dagli uffici di via Acquicella per un importo complessivo erogato di 791,7 mila euro.

Un servizio che ha inciso sulla Città e anche sul tessuto produttivo, come hanno testimoniato due persone chiamate a raccontare la propria esperienza al microcredito: Adriana Grasso, che ha ottenuto un prestito per riavviare la propria attività di restauratrice, e Francesca Conti che ha trovato ascolto e sostegno economico in momento particolarmente difficile della propria esistenza.

A chiudere l’incontro, l’intervento di due bancari tra i tanti che collaborano da anni col servizio dell’organismo diocesano. Alessandro Bruno, vicedirettore della filiale di Catania della Banca di Credito Cooperativo Etneo, e Rocco Serafino, responsabile Associazione VOBIS per il territorio della Città Metropolitana di Catania, hanno ribadito il difficile e complesso lavoro nell’esame delle pratiche del microcredito che trovano come ostacoli i limiti invalicabili posti dal sistema del credito.

Il servizio microcredito della Caritas Diocesana riceve martedì mattina, dalle ore 09:00 alle ore 12:00, e giovedì pomeriggio, dalle ore 17:30 alle ore 19:00, presso la sede Caritas di Via Acquicella n. 104. Per informazioni e appuntamenti, chiamare lo 095/2161224 oppure scrivere a microcredito@caritascatania.it

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