PALERMO – E’ un intergruppo per l’Identità Siciliana e la Regione Mediterranea ed è la recente aggregazione che vede riuniti tre parlamentari regionali siciliani che hanno deciso di scendere in campo con questo nuovo progetto trasversale, pronti ad aprire le porte a coloro i quali vorranno contribuire a sviluppare e promuovere l’identità siciliana sul territorio per migliorare la qualità della vita nell’isola.
Gli onorevoli sono Gaetano Galvagno (FDI), Vincenzo Figuccia (UDC) e Danilo Lo Giudice (Gruppo Misto).
«Sia io che gli onorevoli Figuccia e Lo Giudice – afferma l’on. Galvagno – proveniamo da tre gruppi diversi. Ma abbiamo voluto unirci sotto un unico intergruppo proprio per dare testimonianza di quello che è il nostro unico interesse: la Sicilia e i siciliani».
Questo è un punto di partenza che il parlamentare regionale auspica possa essere condiviso anche da altri colleghi, a prescindere dalla provincia di provenienza che dal partito di appartenenza.
Uno dei primi provvedimenti condivisi dagli esponenti dell’intergruppo è stato il DDL sull’insularità, per poi passare all’emendamento presentato dall’on. Galvagno per l’agevolazione sull’acquisto di biglietti aerei rivolto agli studenti, ai lavoratori fuori sede e ai malati gravi.
«La Sardegna, per decenni, ha avuto la possibilità di avere degli sgravi sui biglietti aerei e sulle navi. Non capiamo perché noi, in Sicilia, non possiamo avere gli stessi vantaggi, diritti o privilegi».
«Da qui – conclude – nasce il nostro intergruppo, la nostra voglia di lavorare e la volontà di riscattare la Sicilia per il bene della nostra terra e dei siciliani».
Altro punto è quello del federalismo fiscale: «Non è consentito immaginare che vivere a Palermo, nascere a Catania o a Caltagirone possa rappresentare una condizione di svantaggio», dichiara l’on. Vincenzo Figuccia. «Per questa ragione, abbiamo deciso di intestarci questa battaglia che sta vedendo la luce e che deve forgiare le basi sul riconoscimento di principi che sono di natura economica».
Il punto di partenza? «La logica del federalismo fiscale», afferma l’on. Figuccia prendendo a esempio la Catalogna dove l’autonomia fiscale ha fatto sì che le tasse si paghino in funzione dei servizi. L’on. Figuccia rilancia quindi la proposta del referendum da accorparsi alle prossime consultazioni per il rinnovo dei rappresentanti del Parlamento Europeo.
I parlamentari, inoltre, propongono la Scuola di formazione politica ispirata al popolarismo nel centenario dall’appello ai liberi e forti di Don Sturzo. La scuola avrà 12 moduli e sarà itinerante. Il primo appuntamento è fissato, domani 18 gennaio presso l’Istituto Annibale di Francia di Palermo con l’europarlamentare Lorenzo Cesa.
«L’obiettivo che ci poniamo è di rendere la Sicilia autonoma soprattutto dal un punto di vista economico», incalza l’on. Danilio Lo Giudice. E ribadisce: «Essenzialmente non ci manca nulla, ma abbiamo subito per tanti anni quello che è stato il rapporto con un centralismo romano che ha sempre penalizzato fortemente la nostra isola e che oggi deve cambiare all’interno di uno scenario complessivo».
Tra le priorità, il made in Sicily, la valorizzazione dei prodotti e dei servizi. «È impensabile che noi in Sicilia troviamo ancora gli agrumi del Marocco o della Tunisia quando abbiamo i nostri produttori agricoli che oggi si trovano in grande difficoltà», prosegue il parlamentare.
«Noi siamo nelle condizioni di essere autonomi da un punto di vista economico e finanziario ed è a questo che bisogna tendere. Non è più possibile continuare a dare risorse allo Stato senza ricevere in cambio nulla o quasi nulla».
«E quindi, il percorso che noi ci prefiggiamo tende proprio a questo. Alla valorizzazione dell’identità siciliana, al concetto di insularità e all’aprire a una riflessione politica che possa coinvolgere tutti, sfatando i falsi miti e i luoghi comuni che vedono la Sicilia come terra di mafia e di arretratezza perché non è assolutamente così».
Salvo Fleres, Coordinatore Nazionale di Siciliani verso la Costituente e già vice Presidente dell’ARS, con entusiasmo e soddisfazione annuncia l’adesione all’intergruppo.
«Assicuro la piena collaborazione del Movimento che è nato per gli stessi motivi che hanno mosso questa novità assoluta dell’Intergruppo. Chiederò di aderirvi, in qualità di ex deputato regionale, come prevede il suo statuto».
Analoga scelta è già stata annunciata anche da Salvatore Grillo Morassutti, presente in conferenza stampa.
Aderiranno inoltre Maurizio Ballistreri, Antonio Carullo, Giovanni Villari e Giancarlo Confalone, oltre che tutti gli ex parlamentari dei “Siciliani verso la Costituente”.
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