Spettacoli, torna a Scenario Pubblico Roberto Castello, tra i coreografi più rappresentativi degli ultimi anni

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CATANIA – Il 20 e 21 gennaio a Scenario Pubblico torna Roberto Castello, nome illustre della danza contemporanea italiana tra i fondatori di Sosta Palmizi e lo fa con lo spettacolo ‘In girum imus nocte et consumimur igni‘ titolo che riprende un famoso palindromo in lingua latina la cui traduzione in italiano restituisce “giriamo in tondo nella notte e veniamo consumati dal fuoco”. Una definizione che potrebbe riferirsi alla frenetica attrazione delle falene per la luce delle lanterne, o alle torce e al loro consumarsi e bruciare nella notte.

Due diversi percorsi di lettura che lo spettacolo incarna pienamente nell’incontro del bianco e nero della scenografia con il ritmo ipnotico della musica. Uno spazio scenico nel quale si inanellano le micro narrazioni di uno spettacolo notturno a cavallo fra cinema, danza, teatro e suggestioni cinematografiche. Un ambiente Illuminato dalla fredda luce di un videoproiettore che scandisce spazi, tempi e geometrie, a cui si contrappongono il nero dei costumi e i personaggi diafani, trascinandoli in un passato senza tempo. Uno spettacolo che porta sulla scena un‘umanità allo sbando che avanza e si dibatte con una gestualità brusca, emotiva e scomposta, esattamente come le falene nella notte.

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È con la potenza di questa opera che Roberto Castello ritorna a Catania dopo il suo terzo riconoscimento da parte del Premio Speciale Ubu. Una figura di riferimento per la danza contemporanea italiana degli ultimi vent’anni che collabora ha collaborato, tra gli altri, con Peter Greenaway, Eugène Durif, Fabio Fazio e Roberto Saviano. Fondatore nel 1993 di ALDES: associazione di artisti e operatori culturali che produce e promuove opere di sperimentazione coreografica con altre forme di confine fra danza, arti visive, nuove tecnologie, teatro e realizzando spettacoli, video, installazioni, performance e manifestazioni che hanno come oggetto il corpo, il movimento e la loro rappresentazione. L’associazione ALDES nel 2018 ha ricevuto il Premio Speciale Ubu per il costante lavoro di ricerca coreografica unito alla ricerca di nuovi pubblici e per aver creato un vivaio di talenti nel campo della danza contemporanea divenuto ormai riferimento nazionale.

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