CATANIA – Le problematiche del Consorzio universitario ibleo di Ragusa e l’ampliamento dell’offerta formativa nel polo ragusano.
Su questi temi si è tenuto ieri pomeriggio un incontro al Palazzo centrale dell’Università di Catania a cui hanno preso parte il rettore dell’ateneo catanese, prof. Francesco Basile, il sindaco di Ragusa, avv. Giuseppe Cassì, e il presidente del Cui, avv. Cesare Borrometi.
Nel corso dell’incontro sono state affrontate le questioni relative agli aspetti finanziari del Cui e l’interazione con l’Università di Catania che a Ragusa tiene aperti i corsi di laurea in Mediazione linguistica e interculturale (triennale) e Lingue e culture europee ed extraeuropee (magistrale) della Struttura didattica speciale di Lingue e letterature straniere.
Altro tema principale dell’incontro è stato l’ampliamento dell’offerta formativa che potrebbe prevedere l’attivazione nei prossimi mesi di master di primo e secondo livello nel campo del turismo e dell’agricoltura con particolare riferimento alle Scienze gastronomiche e alle Scienze enologiche.
«Si tratta di un’offerta formativa che, con il coinvolgimento delle aziende operanti sul territorio, favorirà l’accesso al mondo del lavoro per i nostri giovani evitando così fughe fuori dalla Sicilia e al tempo stesso per rafforzare la presenza dell’Università di Catania nel Ragusano» ha spiegato il rettore Basile.
Le parti, inoltre, hanno concordato il rinnovo della convenzione tra l’Università di Catania e il Cui per continuare il percorso formativo intrapreso.
Presenti all’incontro anche la dirigente per l’Area per i rapporti istituzionali e con il territorio dell’Università di Catania, avv. Rosanna Branciforte, il vicesindaco di Ragusa Giovanna Licitra con il presidente del consiglio comunale Fabrizio Ilardo e il capo di gabinetto Nunzio Basile. Per il Cui erano presenti anche il direttore Carla Santocono, il consigliere Laura Battaglia e il ragioniere Gaetano Tirenna.