Nuovi regolamenti per la Festa di Sant'Agata: istituita anche la figura del coordinatore per il 3 per la processione dell'offerta della cera

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CATANIA – Ben tre nuovi regolamenti sono stati approvati proprio in questi giorni dal Comitato dei Festeggiamenti Agatini per rendere la festa dedicata alla Santa Patrona di Catania sempre più ordinata, regolamenti che riguardano soprattutto i giorni clou della festa.

“Maggiore attenzione alla compostezza, all’ordine e alla legalità: così possiamo avere una festa più bella. E oggi, con gli ultimi tre regolamenti, abbiamo completato la presentazione dei sette regolamenti dei Festeggiamenti Agatini”, così come ha dichiarato il Presidente del Comitato per la Festa Francesco Marano. Una conferenza stampa per presentare le novità a cui, oltre al presidente Marano, hanno partecipato gli altri componenti del comitato – il Vicepresidente Giuseppe Barletta, il segretario Carlo Zimbone, il tesoriere Roberto Giordano, Maria Teresa di Blasi, Filippo Donzuso e Domenico Percolla – il Parroco della Cattedrale Mons. Barbaro Scionti e il Presidente onorario Luigi Maina, ringraziando anche Mons. Gaetano Zito, oltre l’Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina ed il Sindaco Salvo Pogliese, soci promotori del Comitato.
“Sin dal nostro insediamento – ha affermato il Presidente Marano – ci siamo immersi nella Festa, con rispetto e con il necessario bisogno di ascoltare tutti i protagonisti, prima di decidere. Così sono nati i regolamenti della nomina del Maestro del Fercolo (con criteri di moralità e legalità per lo stesso e per gli altri responsabili delle processioni), delle Candelore (introducendo la comunicazione obbligatoria dei dati dei portatori e preventivamente dei percorsi alla Questura, le assicurazioni obbligatorie, le ricevute per le donazioni raccolte), dell’apertura del Sacello, dei fuochi d’artificio. E oggi gli ultimi tre su Processioni, Associazioni e Peregrinatio delle Reliquie, con importanti novità, ad esempio l’istituzionalizzazione del Tavolo di confronto da convocare almeno due volte l’anno con tutte le associazioni legate a vario titolo alla Festa, quelle Agatine, quelle relative alle Candelore e ai portatori e quelle di Legalità”.
“Abbiamo regolamentato i vari momenti delle processioni – ha detto il vicepresidente Barletta -, chiedendo ad esempio ai devoti, all’interno del Cordone, maggiore decoro, ordine e compostezza e codificando meglio le soste del Fercolo che ha visto in questi anni l’attenta e positiva conduzione da parte del Maestro del Fercolo Claudio Consoli. Inoltre abbiamo creato la figura del Coordinatore della mattinata del 3, l’offerta della Cera preceduta dal corteo delle Carrozze del Senato. Per questo evento, finora mai stato gestito in maniera organica, il responsabile sarà scelto nei prossimi giorni tra gli esponenti in pensione di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza”.
“Sono regole importanti – ha detto Mons. Scionti -. Permetteranno di poter vivere i momenti della Festa e l’incontro con la nostra Sant’Agata con più serenità e compostezza. Adesso tutti insieme dobbiamo far sì che queste regole vengano rispettate e applicate, con grande impegno e senso di responsabilità.
“Il passaggio da prassi e tradizioni orali, spesso antichissime, alla redazione di regole ed articoli ha richiesto un lavoro meticoloso, sin dal 2015 – ha concluso Marano -. Era il momento giusto per alcuni cambiamenti e maggiori regole e l’ambiente entro il quale abbiamo potuto operare per approvare i regolamenti è stato ampiamente corroborato dalla voglia della città, dei devoti, dei semplici cittadini, dei mass media, degli uomini di Chiesa, di avere una Festa più regolata e più controllata. Senza questo sentimento diffuso, senza il supporto prima di tutto morale da parte delle Istituzioni, dalla Curia al Comune, dalla Prefettura, alla Magistratura, alle Forze dell’Ordine, non avremmo potuto redigere, nè tantomeno far rispettare, i regolamenti. È un lavoro in “progress” che potrà migliorare sempre più, ma riteniamo che il solco tracciato dallo statuto e dai regolamenti potrà essere di aiuto per il presente e per il futuro della Festa di Sant’Agata, per la sua crescita e per l’immagine della nostra città”.
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