A tre giorni dal sisma di Santo Stefano sono i nastri bianchi e rossi dei Vigili del fuoco e della Protezione Civile ad avvertire che qui è avvenuto qualcosa. I nastri e le fratture profonde nell’asfalto e sui muri che cingono la strada, e che nascondono case tutt’ora inagibili per gli abitanti.
Piano d’Api, frazione di Acireale, è con Pennisi, Fleri e Santa Venerina uno dei centri maggiormente colpiti dal terremoto. E’ qui che incontriamo Stefano Conti, mastro cartaio e titolare dell’azienda Aetna, fino all’altro ieri un’eccellenza mondiale nella produzione artigianale di carta – tra i suoi clienti Elisabetta d’Inghilterra, San Giovanni Paolo II, Ronald Reagan e first lady. Fino all’altro ieri, perché il sisma ha completamente distrutto l’edificio in cui si trovavano la cartiera ed anche la casa di Stefano. Soltanto per una coincidenza l’artigiano non è rimasto sotto le macerie. Al momento del terremoto, si trovava in vacanza con la moglie. “I Vigili sono stati chiari, se fossimo stati in casa non ci saremmo più – dice ai nostri microfoni – il soffitto della stanza da letto ci sarebbe crollato addosso. Devo ringraziare la mia compagna e la sua passione per i viaggi, che ci ha salvato la vita”.
Un miracolo, forse merito della Madonnina che nell’altarino dietro casa ha resistito al crollo. Ma la vera sfida per Stefano inizia adesso. Secondo i rilievi della Protezione Civile, l’edificio va demolito e ricostruito. I macchinari utilizzati per la lavorazione della carta si trovano sotto le macerie. Le spese saranno enormi e il Mastro Cartaio ha bisogno d’aiuto. “Questo luogo significa tanto e farò di tutto per non lasciarlo – spiega – in questi giorni ho avvertito la solidarietà di parenti, amici e clienti. Qualsiasi aiuto è ben accetto, da solo non penso di farcela”.
Per aiutare Stefano è stata avviata una raccolta fondi sottoscrivibile su Facebook a questo link. Un piccolo gesto che può essere utile a salvare una realtà artigiana d’eccellenza che da lustro al nostro territorio.