CATANIA – I vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini si sono recati oggi pomeriggio nei locali della Prefettura di Catania per riferire sui provvedimenti che il Governo adotterà per venire incontro alle popolazioni colpite dal terremoto di magnitudo 4.8 che all’alba del 26 dicembre ha colpito il catanese.
LA MATTINATA – Il vicepremier Luigi Di Maio è giunto in tarda mattinata a Fleri, frazione di Zafferana, tra le zone maggiormente colpite dal sisma. “Sarà convocato il Consiglio dei Ministri e dichiarato lo stato d’emergenza – ha detto ai cronisti il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico – in queste ore abbiamo già iniziato le verifiche sugli edifici danneggiati, abbiamo ricevuto oltre millecinquecento richieste di sopralluogo. Con il lavoro congiunto dei Comuni, della Regione, della Protezione Civile cercheremo di ripristinare il prima possibile la normalità”.
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Ad accompagnare Di Maio, oltre alle autorità locali e di Protezione Civile, anche il Ministro della Salute Giulia Grillo, catanese, e il Vicepresidente dell’ARS Giancarlo Cancelleri. “Saranno stanziare tutte le risorse necessarie – ha assicurato il vicepremier – nella Legge di bilancio sono stati stanziati centinaia di milioni di euro per gli adeguamenti antisismici. Il nostro obbiettivo è dare il massimo supporto a sindaci, Comuni e autorità locali per riportare alla normalità le famiglie. Sono state approntate soluzioni per gli sfollati, rafforzeremo il sistema anti-sciacallaggio in modo da consentire a chi voglia allontanarsi dalla propria casa di poterlo fare senza temere”.
Secondo il programma della giornata il sopralluogo di Di Maio dovrebbe proseguire negli altri siti fortemente danneggiati dal sisma – Santa Venerina, Pennisi (Acireale), Aci Sant’Antonio, Viagrande – e concludersi con la riunione presso la Prefettura di Catania. Anche l’altro vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato una visita in Sicilia per il pomeriggio, mentre il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha espresso la sua vicinanza e confermato la dichiarazione dello stato di emergenza nel corso di un altro impegno istituzionale in Puglia.