Giovedì 20 Dicembre alle ore 10 nell’Aula Magna della Torre Biologica dell’Università degli Studi di Catania si terrà la cerimonia inaugurale del primo Centro di Ricerca italiano per la Riduzione del Danno da Fumo (CoEHAR) diretto dal prof. Riccardo Polosa, lo scienziato catanese ormai noto in tutto il mondo per il suo contributo in questo campo.
L’Ateneo catanese guiderà una rivoluzione epocale nella lotta al fumo. L’inaugurazione del centro, infatti, si terrà a margine di una settimana storica per la lotta al tabagismo in Italia. Mercoledì 12 Dicembre il governatore Nello Musumeci ha diffuso la notizia dell’approvazione del disegno di legge che fortifica le barriere contro il fumo anche in Sicilia ed il giorno dopo la Camera dei Deputati ha approvato il decreto fiscale che riduce l’imposizione fiscale sui liquidi per sigarette elettroniche adeguandosi al principio della Riduzione del rischio.
Alla cerimonia inaugurale sarà presente anche l’Assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza che per l’occasione presenterà le nuove linee guida del progetto antifumo siciliano. Con lui ci saranno anche: il Rettore dell’Università degli Studi di Catania Francesco Basile, il Sindaco di Catania Salvo Pogliese ed il direttore generale del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Francesco Purrello. La cerimonia è realizzata in collaborazione con LIAF – Lega Italiana Anti Fumo ed il CPCT – Centro Antifumo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania.
Il CoEHAR è dedicato allo studio degli effetti e dei danni prodotti sulla salute dal fumo di tabacco con particolare attenzione alle strategie per contenere e ridurre il rischio fumo correlato attraverso l’impiego di nuove tecnologie. Il consiglio è composto da 40 accademici (medici, professori e amministrativi) afferenti a tutti i dipartimenti dell’ateneo catanese che collaborano insieme per avviare progetti di ricerca e internazionalizzazione volti alla creazione e condivisione di scienza e conoscenza. Grazie a protocolli di partnership già avviati con atenei di 20 paesi diversi nel mondo, i ricercatori potranno lavorare in sinergia con gruppi scientifici internazionali. La missione del CoEHAR è quella di accelerare gli sforzi della ricerca scientifica per arrivare a ridurre l’impatto del fumo sulla salute pubblica.