PALERMO – Si terrà mercoledì 5 dicembre 2018 alle ore 16,30 nella Biblioteca centrale della Regione siciliana in via Vittorio Emanuele, 429 a Palermo, la conferenza “I luoghi del Gattopardo”. L’iniziativa è organizzata dalla Biblioteca centrale della Regione siciliana A. Bombace, da BCsicilia, dal Centro studi “La Donnafugata del Gattopardo”, in collaborazione con l‘Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana e il Dipartimento Regionale Beni Culturali.
Dopo la presentazione di Carlo Pastena, Direttore della Biblioteca, di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia, di Giuseppe Cusmano, Presidente del Centro Studi “La Donnafugata del Gattopardo” seguirà la relazione di Maria Antonietta Ferraloro, Docente e saggista. La conferenza si propone di compiere un viaggio testuale nelle pagine di uno dei classici più amati del Novecento e di riannodare i fili del legame viscerale e antico che Tomasi ha con i luoghi.
L’iniziativa si tiene nell’ambito della mostra “Il set del Gattopardo in 300 immagini” e a 60 anni dalla pubblicazione del capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Il legame che Giuseppe Tomasi di Lampedusa instaura con i luoghi nei quali si trova a vivere, nel corso della sua esistenza, è talmente forte da ripercuotersi sulla sua produzione letteraria. Le città, piccole o grandi che siano, che abita o visita o esplora, sempre col passo meditabondo di un inguaribile flâneur, influenzano infatti, in maniera significativa, il suo processo creativo. In alcuni casi, è possibile sovrapporre “quasi” perfettamente lo spazio reale, che il Principe scrittore ha percorso, osservato, amato con la trasfigurazione letteraria che in seguito ne ha fatto. Basti pensare alla Parte I del Gattopardo e alla descrizione del tragitto in carrozza di don Fabrizio Salina, per le vie di una Palermo notturna. Ma gli esempi si sprecano e non riguardano soltanto il romanzo. Basta rileggere La sirena, il suo racconto più amato – ed uno dei più belli del ‘900 letterario – per rendersi conto che Augusta ne è uno scenario irrinunciabile.
Nell’estate del 1943, Tomasi soggiornò per alcuni mesi nel borgo nebroideo di Ficarra. Considerato sino a pochi anni fa, sino alla pubblicazione del saggio Tomasi di Lampedusa e i luoghi del Gattopardo (Maria Antonietta Ferraloro, Pacini editore, Pisa, 2014) una semplice tappa di passaggio nella vita dello scrittore, il soggiorno in questo piccolo paese costituisce invece, come viene riconosciuto ormai dalla critica, un momento importante della sua biografia e occupa uno spazio ben identificabile nel grande affresco gattopardiano.
Maria Antonietta Ferraloro insegna nella scuola secondaria di I grado. È dottore di ricerca in Storia della cultura e cultore della materia in Letteratura italiana. Collabora con il Disum dell’Università di Catania. Si occupa, inoltre, della formazione degli insegnanti di Lettere.
Al Principe ha dedicato: Tomasi di Lampedusa e i luoghi del Gattopardo (Pacini, 2014), finalista al Premio “Città di Castello” e al Premio “Brancati”; L’opera-orologio. Saggi sul Gattopardo (Pacini, 2017); ed è tra i curatori del volume Intinerai siciliani. Topografie dell’anima sulle tracce di Tomasi di Lampedusa (Historica edizioni, 2017). Per i giovani lettori, ha scritto il saggio narrativo Il Gattopardo raccontato a mia figlia (La Nuova Frontiera Junior, 2017), già adottato da numerose scuole; I ristampa marzo 2018.
Nel biennio 2017/2018, insieme con Fulvia Toscano, direttore artistico di Naxoslegge, ha ideato e promosso il Progetto itinerante In viaggio con Tomasi, nato per celebrare due importanti anniversari lampedusiani, e che ha visto la partecipazione di saggisti, scrittori, artisti, intellettuali di rilievo. Le sue ricerche le hanno permesso di ricostruire un periodo poco noto della vita di Tomasi e di “scoprire” un nuovo, importante luogo gattopardiano: il borgo di Ficarra.
Attualmente, i suoi studi riguardano la didattica della letteratura italiana e il rapporto tra letteratura e spazio. Viene considerata tra gli studiosi più originali e raffinati di Tomasi di Lampedusa.