RAGUSA – Riformare il codice degli appalti pubblici. Il disegno di legge della Regione siciliana una necessità ed una opportunità per il sistema delle Pmi siciliane. E’ questo il tema del convegno promosso per lunedì 26 novembre, a partire dalle 18, dalla Cna costruzioni dell’associazione territoriale di Ragusa nella sala conferenze “Pippo Tumino” di via Psaumida 38.
I lavori saranno introdotti da Giorgio Biazzo, portavoce territoriale della Cna edilizia di Ragusa, e da Vittorio Schininà, responsabile territoriale Cna costruzioni Ragusa. Sono stati invitati a intervenire i parlamentari regionali: Orazio Ragusa, presidente della commissione Attività produttive all’Ars; Giorgio Assenza, componente della commissione Affari istituzionali all’Ars; Stefania Campo, componente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Ars; Nello Dipasquale, componente della commissione Formazione e lavoro all’Ars. I lavori saranno conclusi da Luca Calabrese, presidente regionale della Cna Costruzioni Sicilia.
“La riforma degli appalti – dicono Biazzo e Schininà – non ha aperto il mercato pubblico alle piccole imprese, anzi lo ha ulteriormente ristretto, in contrasto con le richieste arrivate anche dall’Unione europea. E’ inutile ricorrere a giri di parole: le piccole imprese rimangono regolarmente a bocca asciutta perché i lotti messi a gara sono quasi sempre fuori dalla loro portata, di taglia troppo grossa per le loro possibilità. E se il numero di stazioni appaltanti va ridotto, questa misura dev’essere integrata con strumenti che permettano alle piccole imprese di un territorio di partecipare alle gare indette nella loro area”.