SICILIA – In discussione alla Commissione Attività Produttive, insieme ai componenti della Commissione Consultiva Regionale della Pesca, la bozza di disegno di Legge sulla pesca siciliana che dovrebbe approdare dopo le opportune modifiche all’Aula di Sala D’Ercole per essere approvato.
“Dopo 18 anni – dice il Presidente di FEDAGRIPESCA SICILIA Nino Accetta – la pesca siciliana prova a dotarsi di uno strumento legislativo innovativo e al passo con i tempi, conforme alla nuova Politica Comune della Pesca. Affinché uno strumento Legislativo sia efficiente abbiamo bisogno dell’impegno di tutti quelli che del mare ne fanno uso sia dal punto di vista lavorativo che del divertimento e passione. Non possiamo ritenere di essere a passo con i tempi e rispettosi della PCP se non abbiamo il polso della situazione rispetto alla salute dei nostri mari dal punto di vista delle catture a qualsiasi titolo fatte. E quindi è ovvio che lo sforzo di pesca in termini di cattura esercitato dalla pesca professionale sia accompagnato anche da una visione generale e dall’impatto che la pesca ricreativa esercita sulla risorsa. E questo non per attaccare di chi del mare ne fa passione e divertimento ma per avere una visione generale più completa. Su questo tema in occasione dell’incontro si è registrata ampia comprensione da parte della Commissione Attività Produttive e dal personale degli Uffici Legali. Ci si rende conto quanto sia importante arginare e combattere forme d’illegalità sia nella pesca professionale che in quella tipologia di pesca, mascherata come sportiva/ricreativa, ma che invece nasconde – così come riportato anche recentemente dalla stampa – una sorta di pesca assolutamente fuori da ogni regola, difficilmente riconoscibili se non attraverso l’identificazione e il riconoscimento dei veri pescatori ricreativi. In tal senso abbiamo chiesto che gli organi di controllo pongano l’opportuna attenzione a questi pericolosi fenomeni, che determinano fortissime tensioni a causa di una evidente concorrenza sleale. Per tutto questo riteniamo che il nuovo Ddl in discussione rappresenti un’opportunità per innovare e legalizzare il settore. Bisogna guardare avanti e questo è il modo giusto per farlo, guardare con serenità alla prossima programmazione comunitaria nel rispetto delle regole della nuova PCP.”