Modica, la filiera dei grani antichi siciliani al centro dell'incontro tra l’Unione Alimentare Cna, l’istituto Principi Grimaldi e l’Ordine degli agronomi

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Tutti gli attori della filiera di trasformazione dei grani antichi siciliani hanno partecipato, venerdì scorso, al corso di approfondimento organizzato dalla Cna territoriale di Ragusa all’istituto alberghiero Principi Grimaldi di Modica. Erano presenti i rappresentanti di imprese artigiane, produttori agricoli, giovani studenti e dottori agronomi che, in questo modo, hanno inteso testimoniare il loro interesse all’elaborazione di un progetto unico volto alla conservazione della cultura e della biodiversità degli Iblei.

“Abbiamo percepito – sottolinea Carmelo Caccamo, responsabile provinciale dell’Unione Alimentare della Cna – grande entusiasmo e voglia di scommettersi accanto al sistema della Cna territoriale di Ragusa”. E Francesco Occhipinti, componente di presidenza della Cna territoriale di Ragusa, ha spiegato che l’associazione di categoria “ha creduto e promosso il corso di approfondimento sui grani antichi coinvolgendo relatori riconosciuti che hanno saputo stimolare il dibattito e fornito informazioni utili ai partecipanti”. Di grande spessore, infatti, il livello delle relazioni tecniche a cominciare da Nello Blangiforte, tecnico della stazione consorziale sperimentale di granicoltura. “Oggi, più di prima – è stato sottolineato – i grani antichi rappresentano una grande risorsa di investimento per un’agricoltura sostenibile. Occorre conservare la varietà scorsonera di cui oggi è già custode l’istituto agrario e alberghiero Principi Grimaldi”.

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Tutto ciò, però, non basta. E’ stato chiesto di iscrivere nel registro dei grani il Russello ibleo. In proposito il sindaco di Modica Ignazio Abbate ha dichiarato: “Appare incredibile come da decenni nel territorio degli Iblei si produca, si trasformi e si consumi il Russello ibleo e questa eccellenza non ci viene riconosciuta dagli organismi preposti. Ecco perché ho fornito la mia disponibilità a sostenere il percorso tracciato dalla Cna”.

Molto apprezzata, poi, la collaborazione dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali. Il presidente Franco Celestre si è detto soddisfatto dell’iniziativa e del percorso che la Cna Agroalimentare ha avviato spiegando che l’Ordine potrà avere un ruolo centrale nel coinvolgere gli attori della filiera partendo dagli agricoltori.

L’istituto alberghiero ha accolto l’iniziativa con il saluto del preside Bartolomeo Saitta mentre il vicepreside Orazio Licitra, proiettando un video degli studenti durante la fase della mietitura dei grani antichi e sostenendo la necessità di essere innovativi, ha spiegato che occorre recuperare dal vecchio, valorizzare, riadattare e commercializzare. Nel contesto di questo percorso, la Cna Agroalimentare deve essere punto di riferimento. Importante anche la testimonianza arrivata da Luigi Picerno, presidente del Pane Dop di Altamura, il quale ha sottolineato che occorre il grano Russello in purezza ed è per questo che occorre ottenere la custodia e la certificazione.

Anche per Tindaro Germanelli, responsabile regionale Cna Agroalimentare, c’è una domanda sempre crescente di prodotti derivati dai grani antichi. Manca, però, la materia prima certificata ed ecco perché occorre investire pure in questo settore. La Cna Agroalimentare di Ragusa può fare da apripista sull’argomento per creare un indotto professionale e creare nuova occupazione. Alfio Spina, ricercatore del Crea, ha poi affrontato la tematica della qualità reologica e tecnologica dei frumenti siciliani fornendo informazioni e schede tecniche dettagliate ai panificatori, pizzaioli e ristoratori presenti, mostrando anche macchinari e ricerche sperimentali dell’Università di Catania in collaborazione con il prof. Umberto Anastasi. Gabriele Rotini, responsabile nazionale Cna Agroalimentare, ha spiegato tutte le procedure necessarie per fornire al consumatore informazioni chiare e corrette, quindi tutto ciò che deve contenere una etichetta. Rotini è componente del comitato nazionale per la sicurezza alimentare presso il ministero della Salute.

Infine la Cna nazionale con il presidente Mirco della Vecchia ha proposto l’istituzione di un tavolo tecnico ufficiale tra gli operatori della filiera per la realizzazione di un progetto nuovo, innovativo, unico di cui la Cna Agroalimentare di Ragusa dovrà essere capofila. E’ stato spiegato che occorre qualificare la filiera, ricercare tutta la documentazione necessaria per provare l’esistenza del grano duro Russello degli Iblei. Risulterà fondamentale la passione delle imprese associate alla Cna e l’interlocuzione con la commissione regionale per l’iscrizione del Russello ibleo nel registro dei grani. L’iniziativa si è conclusa con un insuperabile buffet promosso dagli studenti del Principi Grimaldi.

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