Catania è tra le sei città scelte quest’anno dal Progetto “Io Sono Originale” della Federconsumatori, per la campagna formativa sul tema della tutela della proprietà industriale e della lotta alle contraffazioni industriali, promossa dal ministero dello Sviluppo economico, Ufficio italiano “brevetti e marchi”.
Per il 2018, l’obiettivo è di raggiungere le nuove generazioni. Le iniziative di “Io Sono Originale” hanno così, già riguardato le scuole medie superiori e sei università italiane, fra cui quella di Catania, con il coinvolgimento degli studenti, dei docenti e dei ricercatori universitari. Nell’ambito di questo progetto, la Federconsumatori di Catania, nello scorso aprile, ha già realizzato un primo evento, con la “Caccia al Tesoro”, con la partecipazione degli studenti del liceo “Concetto Marchesi” di Mascalucia.
Tutto questo in sintonia con la necessità di promuovere la conoscenza, l’utilizzo ed il rispetto dei diritti di proprietà industriale, nonché di sensibilizzare alla lotta alla contraffazione, oltre che ad incoraggiare la conoscenza del valore dell’attività, della creatività e della sua tutela, vista anche come leva di progresso e di sviluppo professionale.
Il problema delle contraffazioni ha assunto, nel tempo, una grande rilevanza, con l’affermarsi di una vera e propria economia parallela, senza regole, fondata sulla capacità di copiare alla perfezione gli originali, con un volume di affari in continua crescita, stimato, secondo recenti dati, in circa il 10 per cento dell’intero commercio mondiale, con una presenza trasversale in tutti i settori, dall’abbigliamento alla pelletteria, dall’agro-alimentare ai giocattoli, dai medicinali ai ricambi per automobili e aerei.
I riflessi negativi del fenomeno si abbattono anche sull’occupazione dei lavoratori: si stima che siano 200mila i posti di lavoro “regolari” perduti ogni anno, e dei quali la metà riguarda i paesi dell’Unione Europea. Oltre al danno all’economia ed al lavoro, emerge un altro dato allarmante: i proventi del falso spesso contribuiscono a finanziare il terrorismo internazionale.
Nel solo settore agro-alimentare il business della contraffazione ed imitazione estera dei prodotti italiani supera i 70 miliardi di euro, tre volte l’export dell’industria alimentare nazionale. Nei mercati internazionali, per ogni prodotto realmente proveniente dal nostro Paese, tre sono contraffatti.
In questo assurdo e inquietante scenario, l’Italia ha un deludente e per niente gratificante primato: è il primo paese in Europa, e il terzo nel mondo, per produzione e vendita di prodotti contraffatti. Assume, dunque, significativa rilevanza economica e sociale l’attività formativa affidata alla Federconsumatori di Catania e al dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’ateneo catanese.
In quest’ambito, un seminario formativo si terrà martedì 6 novembre, alle 15,30, nell’aula magna della facoltà, nel palazzo Pedagaggi, in via Vittorio Emanuele 49, sul tema “Legalità, lotta alle contraffazioni e tutela del marchio”.
Dopo l’intervento del prof. Maurizio Avola, coordinatore del master “Customer care e tutela del consumatore”, la relazione introduttiva, sul tema “La tutela del marchio”, sarà tenuta dal prof. Roberto Pennisi, docente di Diritto industriale, nonché direttore del dipartimento di Giurisprudenza dell’università di Catania. Le conclusioni saranno tratte dal prof. Giuseppe Vecchio, direttore del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’università Catania.
Il dibattito con gli studenti, i docenti e i ricercatori, moderato dal presidente provinciale della Federconsumatori, Salvo Nicosia, sarà stimolato anche dalla proiezione di brani del docu-film sulle contraffazioni “La fabbrica fantasma”. Previsti anche contributi informativi del comando provinciale della Guardia di finanza, dell’Agenzia delle dogane e della Camera di Commercio.