PALERMO – È arrivato a Palermo a metà mattinata, con un volo di Stato, il premier Giuseppe Conte: con un elicottero ha sorvolato le zone colpite dall’alluvione soffermandosi sull’area di Casteldaccia dove sono morte 9 persone mentre si trovavano all’interno di una villa che è stata travolta da acqua e fango.
Dopo aver perlustrato le zone, il capo del Governo si è recato nella camera mortuaria del Policlinico di Palermo: qui sono state trasferite le salme delle vittime.
Subito dopo Conte è andato in Prefettura dove si è svolto un vertice operativo alla presenza di una task force che ha fatto il punto sull’alluvione che ha fatto nove vittime a Casteldaccia e danni ingenti in varie zone della provincia di Palermo.
“Le precipitazioni delle ultime ore soprattutto in Sicilia incrementano il tragico bilancio: 12 nuovi decessi e un disperso in provincia di Palermo e nell’agrigentino”, ha scritto il premier su Facebook e dalla Sicilia annuncia una sua visita anche alle regioni del Nord in settimana, per “portare personalmente” la deliberazione sullo stato d’emergenza del Cdm.
“In questi giorni mi sono mantenuto sempre in costante contatto con il Capo del Dipartimento Protezione Civile per avere un aggiornamento continuativo”, aggiunge. “Il mio commosso pensiero va alle vittime di queste sciagure e ai loro familiari. E ancora una volta rinnovo la vicinanza a tutte le popolazioni colpite ed esprimo il mio personale ringraziamento alle donne e agli uomini del Servizio nazionale della Protezione civile” e “l’intera macchina dei soccorsi”.
Con Conte c’erano il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il prefetto Antonella De Miro e i vertici delle forze dell’ordine. Con loro anche i militari della brigata Aosta dell’esercito.
Proprio la Prefettura questa mattina ha chiesto l’intervento dell’Esercito per il ripristino della viabilità delle arterie stradali che permettono di raggiungere i comuni di Bisacquino, Campofiorito, Corleone e Vicari.
Una squadra di ripristino viabilità del 4° reggimento genio di Palermo, assetto specialistico dedicato alle pubbliche calamità della brigata Aosta, è prontamente intervenuta con un veicolo multiruolo VM 90, un escavatore, una pala gommata e due mezzi a cassone ribaltabile per il carico e smistamento di materiale inerte.
Inoltre, tre nuclei da ricognizione del genio stanno tuttora percorrendo, in prossimità delle zone colpite dalla perturbazione meteorologica, le principali strade statali e provinciali per appurare la presenza di interruzioni causate da cedimenti del letto stradale o da frane.
L’Esercito con i suoi uomini e le sue donne è sempre al fianco della popolazione e in concorso con le altre istituzioni e corpi dello Stato per lavorare insieme e sempre di più.