Di Maio in Sicilia nelle zone alluvionate: "Dichiareremo lo stato di emergenza"

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Il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio si trova in Sicilia per visitare i luoghi colpiti nei giorni scorsi da piogge alluvionali che hanno messo in ginocchio centinaia di famiglie. Un vero e proprio dramma per alcuni territori, in particolare per il calatino, per i quali il vicepremier ha annunciato di voler dichiarare lo stato di emergenza.

Le parole di Di Maio sono arrivate da Piazza Armerina, al termina di una mattinata di sopralluoghi iniziata a Paternò. Con lui il capo dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, il vicepresidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Giancarlo Cancelleri e l’eurodeputato Ignazio Corrao. Tra i temi toccati con i vari sindaci, oltre alle misure emergenziali per le piogge dei giorni scorsi, anche l’adeguamento sismico e la messa a norma degli edifici, specialmente delle scuole.

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“Nella legge di bilancio ci sono 5 miliardi per gli investimenti, tra cui anche quelli che riguardano le ristrutturazioni antisismiche – ha detto all’ANSA il vicepresidente del Consiglio – I soldi ci sono e, come ho promesso ai sindaci quando ci siamo visti a Roma, non è una questione di fondi, ma di quantificare per bene tutti i danni e metterci al lavoro per risarcire quelle che sono le amministrazioni che sono state colpite dal sisma”.

LA NOTA DI CONFAGRICOLTURA – “Il vice premier Di Maio e il governo si attivino per far si che alle aziende agricole della Sicilia orientale colpite dalle piogge alluvionali, paragonabili ad uno tsunami, sia riconosciuto lo stesso trattamento che hanno ricevuto le aziende agricole di Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo messe in ginocchio dal terremoto”, lo chiede il presidente di Confagricoltura Catania Giovanni Selvaggi in occasione della visita nel catanese del ministro Di Maio.

“Ringrazio il ministro Di Maio per aver deciso di venire a vedere con i propri occhi quanto accaduto” – continua Selvaggi – “abbiamo subito una sorta di tsunami e per questo motivo chiediamo anche noi, come già successo per i territori colpiti dai terremoti di fine 2016 e inizio  2017, lo sblocco immediato, da parte dell’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura)del pagamento straordinario in anticipo del 100% dei titoli Pac e dei contributi del greening per il 2018 per gli agricoltori delle province di Catania, Enna e Siracusa“, spiega Selvaggi.

“In questa fase così critica le imprese che producono Pil e danno lavoro dovrebbero essere agevolate e invece attualmente siamo ancora in attesa dell’anticipo dovuto, dei titoli pari al 70%, ma anche di quello che ci spetterebbe di diritto ancora non c’è traccia, anche a causa di una serie di complicazioni burocratiche tra Agea e Prefetture circa il rilascio delle certificazioni antimafia”, aggiunge il presidente degli imprenditori agricoli catanesi.

“I nostri associati chiedono inoltre l’immediato blocco delle tariffazioni Inps e la sospensione dei contenziosi con banche e ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare)”, aggiunge il presidente Selvaggi.

Sul versante della conta dei danni la situazione delle aziende è drammatica, “in questa ultima settimana ci sono pervenute centinaia di segnalazioni da parti dei nostri associati”, racconta il presidente di Confagricoltura Catania.

“I nuovi agrumeti – appena reimpiantati, dopo aver estirpato quelli colpiti dal virus triteza, sono stati spazzati via; quelli con piante già pronte a fruttificare stanno soffrendo e presentano già sintomi di “allupatura”, una malattia che porta all’asfissia delle piante in tempi rapidi. Anche per ricominciare a reimpiantare gli agrumeti spazzati via dalle piogge, i cui effetti sono stati aggravati dalla mancata manutenzione di fiumi e canali, sarebbe opportuno un bando apposito di ISMEA, auspica Selvaggi.

Sulla campagna agrumicola in corso, Selvaggi rassicura consumatori e buyer, “l’unica certezza per gli imprenditori agricoli è che la campagna in corso non è stata compromessa, abbiamo arance in salute e di ottima pezzatura e contiamo, grazie al sostegno e all’attenzione dei consorzi di tuteli, dei commercianti e della grande distribuzione organizzata di ottenere prezzi di vendita che ci aiutino a superare questo momento di grave difficoltà”.   

Situazione pesante, infine, anche per quanto riguarda i danni alle attrezzature, agli impianti di irrigazione e alle strade interpoderali, “in molte zone è impossibile percorrere le strade che collegano i fondi agricoli, fiumi e torrenti non hanno argini”, afferma ancora il presidente provinciale di Confagricoltura.

“Servono interventi immediati per ripristinare strade e argini perché se dovesse ricominciare a piovere stavolta ci sarebbe il rischio concreto di vedere spazzata via per sempre l’economia agricola della Piana di Catania”. “Non possiamo e non vogliamo morire di burocrazia, i governi nazionale e regionale ci dicano in fretta chi è quando comincerà a lavorare alla ricostruzione e alla riorganizzazione razionale della gestione di fiumi, torrenti e invasi”, conclude Selvaggi.

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