PALERMO – Una busta contenente un proiettile calibro 7,65 è stata recapitata stamani al presidente della commissione regionale Antimafia Claudio Fava. La Digos ha già provveduto al sequestro e ad avviare le indagini. Lo scrive l’Agenzia ANSA.
“La pallottola è una, le voci (vostre) sono tante – ha scritto in serata Fava – E dicono una cosa semplice ed autentica: c’è una Sicilia, c’è un’Italia, che non vogliono volgere altrove lo sguardo. Che le cose cupe e dure di questi anni hanno scelto di guardarle in faccia, ciascuno facendo il proprio mestiere. Mi sembra una buona notizia, alla faccia di chi preferisce mandare a dire nascosto e di nascosto, con letterine e proiettili. La risposta, a lui e agli altri, è sempre la stessa da trentacinque anni: noi andiamo avanti”.
Fava, eletto all’Assemblea Regionale Siciliana nel 2017, alla guida della Commissione regionale antimafia sta portando avanti diverse iniziative. Tra queste le indagini conoscitive sull’inchiesta riguardate l’ex Presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante, quella sul depistaggio della strage di Via D’Amelio e la proposta di legge, approvata nei giorni scorsi dall’Assemblea, sull’obbligo di dichiarare l’affiliazione massonica per tutti i deputati regionali.
LE REAZIONI – Numerose attestazioni di solidarietà sono pervenute al Presidente della Commissione regionale antimafia dopo la notiza dell’intimidazione. “Al presidente Fava va la convinta solidarietà e la vicinanza del governo regionale”. A scriverlo in una nota il Presidente della Regione Nello Musumeci. “Episodi di intimidazione grave come questo vanno condannati, senza tentennamenti – prosegue il governatore – Evidentemente c’è ancora chi pensa che con le minacce si possa cambiare il corso delle cose”.
“Sono vicino a livello personale e istituzionale all’onorevole Claudio Fava per la grave intimidazione subita – ha detto il sindaco di Catania Salvo Pogliese – un messaggio mafioso ancora più pesante considerato anche l’importante incarico di presidente della commissione regionale antimafia , un motivo in più per respingere al mittente con forza e determinazione la violenta minaccia nel vincolo di solidarietà tra istituzioni a garanzia della libertà dei cittadini”.
Attestati di solidarietà anche dal mondo delle associazioni. “Esprimiamo la nostra piena solidarietà all’on. Claudio Fava – scrivono in una nita Confcooperative e Legacoop – che è stato oggetto di una grave intimidazione il cui significato è ancora più inquietante alla luce dell’impegno da esso messo in atto nella lotta alle mafie. Ci auguriamo pertanto che gli organi inquirenti e la Magistratura possano al più presto fare luce su questo grave accaduto e incoraggiamo l’on. Fava a proseguire con tenacia il percorso intrapreso”.
Anche la Cgil di Catania ha espresso solidarietà e vicinanza al presidente della commissione regionale Antimafia, oggetto di intimidazione mafiosa. “È evidente che criminalità organizzata e clima di intolleranza ai diritti e alla legalità in questo momento storico vanno di pari passo – scrive il sindacato – Non abbiamo dubbi sulla tempra di Fava che di certo non si farà minimamente intimidire dal vile gesto, ma vogliamo ribadire che la Cgil è il sindacato contro la mafia e rimane accanto a tutti coloro che manifestano con la propria storia e il proprio lavoro quotidiano la lotta alla criminalità organizzata”.
“La Cisl siciliana è solidale con Claudio Fava, vittima stamani di una grave intimidazione mafiosa. Al presidente della commissione Antimafia dell’Ars, auguriamo – si legge in una nota del sindacato firmata dal segretario generale Mimmo Milazzo – di continuare con serenità l’importante attività istituzionale, nel segno della cultura e della pratica della legalità. La minaccia subita da Fava è vigliacca e inquietante. E va fermamente condannata. Ma il mondo del lavoro gli è accanto. La Cisl – prosegue la nota – auspica che le forze dell’ordine facciano presto chiarezza, a difesa dei valori di legalità e trasparenza. E per bloccare ogni tentativo di aggressione alle attività istituzionali”.
“Siamo solidali con il presidente Fava per l’ennesima vile minaccia ricevuta e non possiamo che essergli vicini nel suo impegno volto a cercare, chiedere e pretendere trasparenza e legalità, sia fuori che dentro le istituzioni, senza alcun distinguo. Il vile gesto, che condanniamo, è il segnale della vitalità di una mentalità criminale che va ancora ulteriormente contrastata, con l’aiuto e l’impegno di tanti siciliani che non vogliono abbassare la testa.” Lo dice Giovanni Musumeci, segretario generale territoriale della Ugl di Catania, a nome di tutta l’organizzazione sindacale.