CATANIA – Da oggi Catania è più vuota, più sola. Da oggi Catania non ha più un riferimento culturale di spessore, un uomo che ha saputo incarnare la sicilianità e farne un valore aggiunto. Da oggi Catania non ha uno dei suoi figli più illustri, Gilberto Idonea, morto per arresto cardiaco dopo una lunga malattia.
Chi vi scrive ha avuto modo negli anni di confrontarsi con lui, di ascoltarne le infinite storie e i tantissimi aneddoti che fanno di Gilberto (scusami, ma non riesco a parlare di te al passato) un uomo unico e speciale, un artista come pochi, un cultore del sapere.
Idonea ha calcato i più importanti palcoscenici siciliani, italiani e non solo: apprezzatissimo all’estero, dalla Germania all’Australia all’America, Gilberto riusciva a coinvolgere le platee con la sua inimitabile sicilianità.
All’amore per il teatro Gilberto Idonea unisce l’amore per il cinema dove debutta nel 1978 con il film “Turi e i paladini”. Ha al suo attivo parecchi film, tra cui “Malèna” di Giuseppe Tornatore, “La donna del treno” di Carlo Lizzani e “Il consiglio d’Egitto” di Emidio Greco.
Anche la televisione lo cerca: partecipa a diverse serie televisive tra cui “La piovra 8 – Lo scandalo”, mentre è stato coprotagonista ne “La piovra 10”.
La critica lo ha considerato l’erede di Angelo Musco: come Musco, anche Idonea ha rappresentato nella sua lunga carriera tantissimi classici siciliani di Martoglio, Pirandello e Verga. E per celebrare Musco nel 70esimo anniversario della scomparsa ha creato uno spettacolo, un“One man show” che prima ha riscosso tantissimo successo a Catania e poi, dopo il Teatro Massimo Bellini, è stato presentato anche in diversi teatri americani.
Proprio parlando di Musco, Idonea l’anno scorso si è lasciato andare a un lungo sfogo di come questa città spesso dimentica i figli più importanti.
Speriamo che non succeda con te, caro Gilberto. Perché “i cosi belli sana taliari” e a noi, che restiamo qui, “l’occhi r’invidia nana cascari”.