Libri, l'esordio filosofico-narrativo di Sara Obici con "Emozioni intrecciate"

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Cinque personaggi, cinque storie, cinque temi filosofici destinati ad incrociarsi per restituire al lettore un unico affresco, che forse non darà risposte ma stimolerà certamente a farsi delle domande. C’è tutto questo nel romanzo “Emozioni intrecciate” (Edizioni YouCanPrint, 10 euro) scritto dalla catanese Sara Obici. Venticinque anni, padre insegnante, madre biologa, una Laurea in Ingegneria Informatica all’Università di Catania, una specializzazione in corso a Milano, una passione per la scrittura che non si è lasciata schiacciare dai freddi numeri e dal calcolo combinatorio. Anzi.

La copertina del libro

Questi racconti sono nati per rispondere ad alcune domande che mi ponevo, poi mi sono accorta che si fondevano in un romanzo unico – spiega l’autrice – ciascuno dei personaggi nella sua storia incontra un concetto, il tempo, il senso della vita, la giustizia, la menzogna, l’insicurezza, l’affermazione di sé. Ciascuno cerca di rispondere a modo proprio, mentre la sua storia si unisce alle altre andando a costruire il romanzo”. Singolarmente, i cinque racconti hanno già ottenuto un ottimo riscontro da parte della critica, vincendo premi quali il Roncio d’Oro 2017 e la menzione d’Onore al Campidoglio del Premio Nobildonna Maria Santoro 2018. Ma è nel reciproco intreccio, come suggerisce il titolo, che trovano la propria dimensione ideale e il giusto sviluppo narrativo.

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Tante domande, dunque, in questo libro. Ma le risposte? “Ognuno dev’essere libero di trovare le proprie, nel mio romanzo non c’è un’interpretazione univoca o una sola morale – prosegue l’autrice – sarei contenta se con questo lavoro riuscissi a stimolare nel lettore le stesse domande che mi hanno animata nella scrittura, ma per quanto riguarda le risposte sono convinta che ognuno debba fare da sé sviluppando un percorso autonomo, nella vita in generale ma anche nelle lettura di un romanzo. Questo del resto è ciò che ho fatto io e che fanno i miei personaggi”.

Un esordio promettente, quello di Sara Obici, che per il futuro non intende abbandonare il percorso letterario intrapreso. “L’idea di raccontare delle storie mi è sempre piaciuta, dopo la pubblicazione del romanzo mi stimola sempre più – ammette – spero di poter continuare anche in quest’ambito, magari aprendomi ad altre modalità di scrittura come il giornalismo”.

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