PALAGONIA – E’ finita la fuga di Gaetano Fagone, il 52enne di Palagonia che venerdì sera aveva dato vita a una vera e propria strage: l’uomo, chiamato in paese ‘il lupo’, è stato visto all’ingresso del paese da un compaesano che ha subito allertato i Carabinieri.
Infatti il Fagone – dopo aver lasciato la macchina, con cui aveva dato vita alla terribile strage, nella casa di campagna a contrada Tre Fontane – aveva vagato a piedi tra lo stesso paese e le zone limitrofe. Le celle di aggancio del cellulare avevano permesso di allargare le ricerche lontano da Palagonia e sino alla zona dell’Etna.
L’uomo, appena arrestato, è stato immediatamente condotto nella caserma dei carabinieri di Palagonia per essere sentito dal pm di turno della Procura di Caltagirone.
Sarà il procuratore capo Giuseppe Verzera, all’esito dell’interrogatorio, a decidere quale reato contestare, se omicidio colposo e lesioni gravissime o strage. Il magistrato, intanto, si è «congratulato con i carabinieri per il grande lavoro fatto svolto con abnegazione e professionalità in un contesto difficile».
Venerdì sera intorno alle 22 l’uomo, con la Fiat Punto dell’anziano padre, si è scagliato contro una una famiglia che si era riunita, davanti all’uscio di casa. A perdere la vita Maria Napoli che è stata travolta in pieno e uccisa. Le altre sette persone sono rimaste ferite. Tra loro anche un bimbo di 9 mesi che in quel momento si trovava in un girello. Via Savona è una strada senz’uscita dove gli abitanti del paese sono soliti passare le serate estive davanti alle proprie abitazioni. Proprio perché non c’è una via di fuga e proprio perché l’uomo voleva – forse – ammazzarli tutti, ha fatto più volte avanti e indietro a folle velocità. Poi era scappato, aveva abbondato la macchina del padre nella casa rurale fuori dal paese e aveva cominciato a vagare. Questa mattina, finalmente, la fine dell’incubo.