Vini bianchi, record per l'export. L'Italia supera la Francia

- Pubblicità -

ITALIA – Il vino bianco fermo italiano è il più venduto nel mondo: ogni anno produce un valore di fatturato pari a 1,287 miliardi di euro. Battendo la Francia che ogni anno esporta per un valore pari a 1,276 miliardi: anche se la Francia resta la prima per vini rossi e sparkling.

Questi dati emergono da un’indagine Nomisma Wine-Monitor al convegno ‘Bianco come il vino’, organizzato dall’Istituto marchigiano di tutela vini nell’ambito di Collisioni Jesi.

- Pubblicità -

Dunque gli ‘still white italian wine’ esportati hanno risentito meno del boom delle bollicine (+88%) e sono cresciuti del 26% a valore contro +16% dei rossi. Un trend frutto del successo dei consumi in Europa ma soprattutto in Nord America, dove nell’ultimo decennio la richiesta a valore è lievitata del 73%. Stati Uniti (36,6%), Germania (16,5%) e Regno Unito (14,2%) sono i 3 principali buyer su cui si concentrano i 2/3 delle vendite made in Italy, nettamente primo Paese esportatore per volume e primo anche a valore nonostante un prezzo medio (2,80 euro al litro) molto più basso dei propri competitor (Nuova Zelanda a 4,93 euro al litro e la Francia a 4,69).

Per fortuna anche l’Italia apprezza questa produzione: nei consumi (40,1% contro il 39,8% dei rossi) e in vigna, il rapporto bianchi/rossi nella produzione vinicola è stato ribaltato nell’ultimo decennio e oggi infatti il 54% del vino prodotto è bianco, più o meno la stessa quota che era dei rossi/rosati.

“Ci sono alcuni Paesi che ancora prediligono assolutamente i rossi, come la Cina, ma molti altri si sono spostati sul consumo di bianchi, come gli Usa, il Canada e anche il Nord Europa. Grazie a questo interesse, l’Italia guida l’export di vini bianchi fermi nel mondo”: dice Denis Pantini, direttore di Nomisma – Wine Monitor. “Questa crescita generalizzata risulta trainata da nuove tendenze e modalità di consumo contraddistinte dalla ricerca di prodotti più versatili e da consumare in particolare fuori casa. I nostri competitor? La Nuova Zelanda in primis: i cugini francesi sono più concentrati sui rosé, mercato da non sottovalutare”.

- Pubblicità -