“Ho sentito il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani che mi ha riferito il suo impegno presso le istituzioni comunitarie per tentare di convincere i paesi membri alla doverosa solidarietà internazionale a cui sono chiamati e a cui, invece, tentano irresponsabilmente di sottrarsi”. A scriverlo in una nota è il sindaco di Catania Salvo Pogliese, intervenendo sulla crisi della nave Ubaldo Diciotti della Guardia Costiera italiana da giorni in stallo al Porto di Catania in attesa di conoscere il destino degli oltre centocinquanta migranti a bordo.
“Auspico che il buon senso prevalga nelle prossime ore – prosegue il primo cittadino – e che l’Europa rompa finalmente il suo assordante silenzio con soluzioni adeguate e immediate per superare lo stallo della nave Diciotti ormeggiata nel porto di Catania. La nostra macchina dell’accoglienza, che anche ieri sera per lo sbarco dei minori si è mossa impeccabilmente con il coordinamento del Prefetto con cui da giorni sono costantemente in contatto, è pronta a ogni evenienza per fare fronte ai nostri compiti di assistenza”
“E per rispetto di questo delicatissimo momento diplomatico – dice ancora il sindaco di Catania – anche nell’interesse nazionale è opportuno che cessi ogni tipo strumentalizzazione ai soli fini di politica interna anche per rispetto ai tanti che ciascuno con il proprio stile e le proprie competenze, in queste ore si adoperano concretamente per alleviare la condizione dei migranti e superare l’impasse internazionale”.
Intanto non si ferma il presidio al varco 4 del Molo di Levante del Porto di Catania da parte delle associazioni catanesi che sin dalle prime ore hanno chiesto lo sbarco degli ospiti della Diciotti. A vigilare il varco Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Nelle scorse ore diverse personalità della politica sono intervenute per verificare le condizioni dei migranti, tra gli altri l’ex Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini e il Presidente della Commissione Regionale Antimafia Claudio Fava.
Ad intervenire nelle scorse ore anche l’ANPI, che ha sottolineato come “la Sicilia e i Siciliani hanno durante la sua storia millenaria, accolto con rispetto umanità e fratellanza ogni uomo senza distinzione di razza o paese di provenienza, e quanti fuggono da guerre fame e da ogni tipo di brutalità a cui vengono sottoposti”.
Per questo motivo L’ANPI Siciliana impegna “tutti i propri dirigenti e gli iscritti della nostra regione, ad una immediata e unitaria mobilitazione per fermare questa deriva autoritaria e razzista che in vario modo è in atto nel nostro paese senza alcun rispetto per vita umana”.