Con il Decreto Milleproroghe qualche speranza per Catania per evitare il dissesto

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CATANIA – Sospendere le dichiarazioni di dissesto operate dalla Corte dei Conti a quei comuni che approvano un piano finanziario di riequilibrio, rimodulato o rifomulato, entro la data di conversione del decreto, il 24 settembre. 

Questo il passaggio importante del Decreto Milleproroghe approvato ieri al Senato che accende una importante speranza nell’amministrazione etnea e nella città di Catania per poter scongiurare il dissesto. Non a caso tale approvazione è stata accolta con non poco entusiasmo dal primo cittadino Salvo Pogliese che ha dichiarato«Mi sento di ringraziare il sottosegretario all’interno Candiani e i senatori Schifani e Stancanelli che hanno sostenuto l’emendamento, ma anche gli incoraggiamenti giunti dall’opposizione al nostro totalizzante impegno per salvare Catania dal dissesto. Considero questa norma -infatti- solo il primo passo di un percorso più articolato per arginare la grave situazione debitoria e su cui nei prossimi giorni ci confronteremo ancora con tecnici e forze sociali per individuare assieme le soluzioni più idonee nell’interesse di Catania». 

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E’ merito, infatti, di molti senatori – compresi quelli siciliani – se questo emendamento è stato inserito prima e votato poi: senza questo Catania avrebbe avuto difficoltà maggiori. Perché in pratica, il nodo della questione è che la Corte dei Conti può intervenire solo a piano di rientro rimodulato e non su quello originario.

Ciò che, però, non è chiaro è su quale piano di rientro adesso occorre lavorare per salvare Catania: facendo un piccolo passo indietro, infatti, come ricordiamo il piano di rientro venne approvato nel 2013 durante l’allora giunta Stancanelli. Tale piano fu redatto dall’ex assessore al bilancio Roberto Bonaccorsi che oggi ricopre la stessa carica.

Nel frattempo c’è stata la sindacatura Bianco che nel 2016 ha rimodulato questo piano di rientro che, però, è ancora in attesa di benestare definitivo da parte del Ministero degli Interni. Dunque il piano originario del 2013 ha già avuto una sua rimodulazione: adesso su cosa occorrerà lavorare per applicare il decreto milleproroghe?

Catania, intanto, spera e sperano soprattutto cittadini e imprenditori perché il dissesto venga evitato.

 

 

 

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