PALERMO – Si chiamerà IRCA (Istituto Regionale per il Credito Agevolato) il nuovo ente che accorperà CRIAS e IRCAC, gli istituti che negli ultimi anni hanno finanziato l’artigianato e della cooperazione siciliana. La norma è contenuta nel “collegato” approvato ieri dall’Assemblea Regionale Siciliana. “Razionalizzazione e risparmi per le imprese: ci siamo riusciti”, ha commentato in serata l’Assessore regionale all’Economia Gaetano Armao.
La norma prevede che l’ente subentri “in tutti i rapporti attivi e passivi degli enti incorporati”, operando “esclusivamente in favore delle imprese artigiane e cooperative”. “Le risorse finanziarie – prosegue la legge – sono costituite dai fondi istituiti presso la CRIAS e l’IRCAC, mantenendo gli stessi la propria destinazione per comparto produttivo”. Per quanto riguarda il personale dei due enti, esso transiterà nel nuovo ente mantenendo il trattamento giuridico-economico esistente.
“Riteniamo che si tratti di una scelta maturata dopo un confronto serrato – dice ai microfoni di Hashtag Sicilia Gaetano Mancini, Presidente di Confcooperative Sicilia – nella logica del confronto sia tra i gruppi parlamentari sia con il Governo. Ci sembra che sia un buon punto di arrivo che può consentire di mantenere il credito agevolato – che era la nostra priorità. Adesso bisogna che si apra subito una sede di confronto per fare un effettivo passo in avanti nella capacità di accompagnare lo sviluppo della cooperazione in Sicilia”.
“Constatiamo che con la norma approvata ieri si ferma il treno dell’accorpamento con l’Irfis – dice Sebastiano Battiato, presidente regionale della CNA – la norma risponde positivamente alle nostre esigenze, soprattutto il mantenimento dell’autonomia dei fondi dell’artigianato e della cooperazione. Parteciperemo al confronto con il Governo regionale con le nostre proposte, che scaturiscono dalle esigenze delle imprese artigiane e dalla necessità di assicurare a questa nostra terra un futuro che chiuda definitivamente con la stagione dell’assistenzialismo e del clientelismo. Per far sì che i provvedimenti che verranno adottati dalla Regione vadano nella direzione di uno sviluppo economico vero e duraturo”.
“Avremmo preferito che la situazione restasse invariata – commenta il Presidente di Upla-Claai Orazio Platania – prendiamo atto della decisione del Governo regionale e apprezziamo che sia conservata l’autonomia della destinazione dei fondi per l’artigianato e la cooperazione. Speriamo anche che in attesa della formazione del nuovo ente continui l’attività di Crias e Ircac, con la possibilità da parte delle imprese di continuare a presentare le istanze per il credito agevolato. Vigileremo in questo senso e ci faremo come sempre portatori di proposte concrete che vengano incontro alle esigenze dell’artigianato”.