Salvo Pogliese eletto sindaco al primo turno. Bianco secondo, crollo del Movimento Cinque Stelle

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CATANIA – “Poter servire la propria comunità come sindaco è l’onore più alto che chi ha fatto della politica la propria missione possa ricevere. Grazie per questa straordinaria testimonianza di affetto e di fiducia. Vi ripagherò lavorando ogni giorno con entusiasmo per rendere Catania una città all’altezza delle vostre speranze e delle vostre aspettative”.

Lo ha dichiarato questa mattina l’eurodeputato Salvo Pogliese, eletto al primo  turno sindaco di Catania con il 52,37% dei voti. Non ancora pervenuti i dati definitivi, con lo spoglio che continua a procedere a rilento sebbene manchino pochissime sezioni. Ma già intorno alle due di stanotte, dai comitati elettorali di Enzo Bianco e Giovanni Grasso, si iniziava a fare i conti con la dura realtà.

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Pogliese ha stravinto superando largamente quella soglia del 40% che per la discussa legge elettorale siciliana esclude il ballottaggio. Ma il coordinatore provinciale di Forza Italia avrebbe vinto anche con la vecchia legge, avendo superato ampiamente il 50% dei voti. Portati da un’armata di nove liste, contro le cinque di Bianco, che resta inchiodato al 26,4%.

Proprio Bianco è il primo a riconoscere la sconfitta dal comitato elettorale di via Metastasio: “Rivolgo a Salvo Pogliese le mie congratulazioni – dice il primo cittadino uscente – e l’augurio che quanto seminato in questi anni durante la mia sindacatura non vada perduto. Ho la soddisfazione personale di aver avuto un risultato ben maggiore rispetto a quello conseguito dal Partito Democratico alle ultime elezioni Politiche e Regionali – rivendica Bianco – Continuerò a lavorare per questa città, che amo profondamente”.

Delusione anche dalle parti del Movimento Cinque Stelle, che malgrado il bagno di folla regalato da Luigi Di Maio al candidato sindaco Giovanni Grasso si ferma al 15,86% dei voti. Il dato più stridente, quello raccolto dai pentastellati, se paragonato al trionfo delle Politiche, quando il Movimento aveva sbancato i colleggi uninominali con oltre il 50%. Una spiegazione la dà lo stesso candidato sindaco Grasso: “Sapevamo a cosa andavamo incontro, avevamo avversari con dieci liste – attacca il candidato pentastellato – Catania è una città difficile, dovremo lavorare ancora nel futuro per ottenere dei risultati. Intanto portiamo i nostri candidati in Consiglio Comunale”.

Non brillanti anche le performance degli “outsider”. Sopratutto quella di Emliano Abramo, candidato della lista civica “E’ Catania”, alla fine lascia a desiderare. Il presidente della comunità di Sant’Egidio si ferma al 3,59% dei voti. “Ringrazio i tanti amici con i quali abbiamo costruito un percorso che continua a parlare di speranza, di contrasto alla mafia, di solidarietà, di impegno per le periferie e dei tanti valori che caratterizzano l’esperienza di ‘È Catania’” – ha scritto Abramo in mattinata – Abbiamo fatto una proposta alla città e consideriamo il nostro risultato un modesto inizio per poter dire che noi non ci rassegnano ma continuiamo a camminare per le strade della città. Camminate con noi!”

Il consigliere uscente Riccardo Pellegrino, ex Forza Italia candidato della lista “Un cuore per Catania”, alla fine strappa soltanto l’1,79%.

Al comitato elettorale di Salvo Pogliese all’Hotel Nettuno, per tutta la notte continuano ad affluire i “big” della coalizione di centrodestra. Da Raffaele Stancanelli, sindaco dal 2008 al 2013 e oggi senatore di Fratelli d’Italia in quota #DiventeràBellissima, a Manlio Messina, coordinatore regionale del movimento di Giorgia Meloni, fino a Fabio Cantarella, esponente della Lega-Noi Con Salvini e assessore designato di Pogliese in caso di vittoria. Dal candidato sindaco, mentre arrivano i primi dati, nessuna dichiarazione. Malgrado i risultati parlino di trionfo, la linea scelta dall’europarlamentare è quella della prudenza.

“Di sogno sfumato all’ultimo, oggi, ce n’è già stato uno”, commenta un big di Forza Italia alludendo alla sfortunata partita del Catania. Finalmente, intorno alle 3.00, Pogliese si concede ai giornalisti per qualche prudenziale dichiarazione. “Dopo trent’anni Catania ha scelto di voltare pagina – dice il nuovo sindaco – Penso che i catanesi abbiano apprezzato la scelta di candidarmi nel momento più difficile, lasciando un posto comodo a Bruxelles per la città che amo. Farò di tutto per non deluderli”. 

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